Rimini: lotta al degrado e abusivismo commerciale. Continuano i controlli dei Carabinieri negli appartamenti. Fino a 1.500 euro di affitto in nero.
E’ scattato all’alba di stamattina il servizio straordinario di controllo del territorio da parte dei Carabinieri. L’attività ha visto coinvolti 30 militari dell’Arma e 2 ispettori dell’ A.U.S.L. di Rimini.
I Carabinieri hanno indirizzato, da alcuni mesi, la loro attenzione su alcuni appartamenti, precedentemente individuati mediante appositi servizi di appostamento, ove avevano avuto modo di notare l’affluenza di numerose persone, per lo più stranieri ambulanti. I militari, coadiuvati dal personale sanitario dell’A.U.S.L, sono entrati all’interno di tre abitazioni, in Via Giusti, Via Gambalunga e Via Baronzio, portando allo scoperto dei veri e propri dormitori, in alcuni di essi vi erano addirittura 17 letti stipati in ogni angolo tra sporcizia, cibo, abiti, pentole, mazzi di rose, ombrelli e soprattutto merce contraffatta. In totale 3 gli appartamenti setacciati nei quali sono stati controllati 34 soggetti del Bangladesh, di cui 8 sono stati foto-segnalati poiché non censiti in Banca Dati e due deferiti in stato di libertà poiché inottemperanti all’ordine di espulsione, precedentemente emesso a loro carico. Svariato il materiale sequestrato risultato in molti casi contraffatto e non rispondente ai requisiti stabiliti dalla normativa europea. Al termine degli accertamenti sono state contestate 13 sanzioni amministrative in relazione all’ordinanza del Comune di Rimini per la prevenzione delle condizioni di sovraffollamento abitativo, per un totale di 1.050,00 e si è provveduto a segnalare, nel rispetto delle linee guida predisposte in sede di Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica i proprietari, tutti italiani e di Rimini, all’Ufficio delle Entrate e alla Guardia di Finanza per le irregolarità dei rispettivi contratti di locazione. In un caso, infatti, è emerso che i cittadini stranieri locatari hanno dichiarato come elargissero in nero un affitto mensile tre volte superiore a quello previsto dal contratto, consistente in un mera scrittura privata e su cui i militari dell’Arma stanno compiendo ulteriori verifiche.