Era prevedibile che i nuovi autovelox installati sulle vie Settembrini ed Euterpe avrebbero condannato numerosi automobilisti. Le strade interessate hanno una scorrevolezza tale che chi guida a volte non si rende conto di superare i limiti di velocità. Le strade in questione, che mi capita spesso di frequentare, non mi risulta abbiano avuto incidenti gravi e mortali fuori dalla norma e che comunque si possano imputare più alla velocità che alla disattenzione. E’ giusto che le autorità si pongano l’obiettivo della sicurezza ma un tempo i controllori, presenti sul territorio, erano un deterrente efficace. Credo che chi ha dichiarato che l’Amministrazione non ha come scopo quello di fare cassa finge di non sapere che il bilancio di quest’anno prevede un congruo aumento di entrate per multe stradali. Mi permetto allora di suggerire di installare autovelox anche sul lungomare dove il limite di velocità è tale da potere provocare incassi cospicui e dove si sono registrati numerosi e gravi incidenti. Gli automobilisti pericolosi chi li ferma? Un verbale di contravvenzione notificato dopo quindici giorni?
Alcide Tosi Brandi
****
Li fermano le pattuglie, a volte i verbali a parecchi zeri ma di solito è la sirena dell’ambulanza a convincere anche i più riottosi a staccare il piede dal pedale. Nessuno dubita che il Comune abbia tutto l’interesse a far cassa, ma sfrecciare a 115 chilometri all’ora davanti all’ospedale è da incoscienti, per non usare termini al limite della querela. Il fatto che in poche ore decine di automobilisti siano stati beccati a correre come Hamilton tra le case e l’«Infermi» sorpassa ogni ipotesi ragionevole e rafforza la teoria punitiva applicata dalla polizia municipale. In alcuni incroci, che chiamiamo maledetti come se fosse colpa loro e non di chi li attraversa, ci sono voluti cunette e semafori per evitare altre morti. Purtroppo il primo parziale bilancio degli autovelox dimostra che ha ragione chi riempie le casse con la nostra irresponsabilità.
Resto del Carlino