Rimini. Maestra d’asilo arrestata, riesame smonta accuse: ‘nessun maltrattamento’. Annullati domiciliari

loredana pacassoni“Nessun indizio di colpevolezza in ordine al reato di maltrattamenti verso i bambini; nessuna condotta violenta o aggressiva, nessuna percossa, né alcun utilizzo di urla o espressioni ingiuriose; e ancora, nessuna turbativa alla serenità dell’ambiente scolastico”. Lo scrivono gli avv. Moreno Maresi e Mattia Lancini difensori della maestra d’asilo Loredana Pacassoni riprendendo le motivazioni del Tribunale della Libertà di Bologna, che ha annullato l’ordinanza del Gip di Rimini che aveva applicato gli arresti domiciliari all’insegnante per 21 giorni. “Quanto si è potuto constatare visionando i filmati – scrivono i giudici – è un modo di fare dell’indagata a tratti burbero, caratterizzato anche dal ricorso ad una certa energia fisica utilizzata per spostare, sollevandoli letteralmente di peso, i piccoli, finalizzato però, sempre a indurli a rispettare quelle che sono comuni regole igieniche come lavarsi le mani dopo aver fatto i bisogni fisiologici, o di disciplina” e “mai trascese in condotte violente”.

Regole come “rimettere a posto i giochi dopo il loro utilizzo, o mantenere una postura composta quando si è a tavola”. “Le modalità – dice appunto la sentenza – di relazionarsi della cautelata coi bambini, come documentate da tali registrazioni, sono state anche brusche, ma non sono mai trascese in condotte violente o denotanti una particolare aggressività della donna. Anche se il tono di voce con cui la Pacassoni si rivolgeva ai bambini era sostenuto non è mai trasmodato in urla, né la donna ha apostrofato i piccoli con espressioni ingiuriose. L’inquisita inoltre non è mai ricorsa alle percosse per mantenere la disciplina nella classe”. “La maestra – scrivono dal Tribunale della libertà – non ha mai impiegato espressioni offensive, ingiuriose nei confronti dei bambini affidatigli. Dalla visione dei filmati risulta inoltre che il loro atteggiamento, dopo aver udito tali frasi, non era certo quello che hanno i bambini fatti oggetto di condotte vessatorie e umilianti”. Infine, “ritiene il Tribunale che, se nell’arco di un mese di videoriprese le condotte ritenute dagli inquirenti penalmente rilevanti hanno occupato un tempo pari a poco più di un minuto, risulta facile assumere che durante la massima parte delle giornate trascorse dai bambini all’asilo la Pacassoni abbia serbato si un contegno rigoroso, senza però turbare, nel complesso, la serenità dell’ambiente”. “Ho sempre avuto fiducia che la vicenda sarebbe stata chiarita – ha commentato la maestra – e il provvedimento del Tribunale di Bologna mi restituisce la serenità che avevo perso. In questi 40 anni di insegnamento ho sempre e solo agito nell’interesse dei miei alunni e ancora oggi tanti di loro mi manifestano la loro riconoscenza. Ringrazio le persone che mi sono state vicino e che mi hanno sempre creduto”.

(Ansa).