Rimini. Maestra d’asilo che picchiava i bambini. ”Mio figlio mi chiedeva sempre di non mandarlo all’asilo”

Schermata 2016-04-23 alle 07.30.59Gli occhi gonfi di pianto. Il volto rosso, paonazzo. «Apritemi, sono venuta a riprendere il mio bambino» singhiozza la giovane mamma, aggrappandosi alle sbarre del cancello dell’asilo ‘Il Delfino’. La notizia dell’arresto di una maestra è già su tutti i siti internet e fuori dalla scuola dell’infanzia di via Tommaseo i genitori si accalcano. Mamme e papà hanno fretta. Fretta di portare via i loro figli. «Prima ce ne andiamo da qui, meglio è». Rabbia e incredulità si mescolano sui loro volti. «Adesso vogliamo delle risposte – ringhia una mamma più battagliera delle altre, fiondandosi dentro la scuola –. Io e mio marito non ci muoveremo da qui fin quando non ci sarà data una spiegazione. Dopo quello che è successo, ci spetta di diritto». Un altro papà, accanto a lei, non riesce a trattenere la collera. «E’ meglio che non entri lì dentro – dice, stringendo nervosamente i pugni –, altrimenti combino un macello. Se scopro che a mia figlia è stato anche solo toccato un capello…» Fuori dal cancello e nel cortile, gruppi di genitori parlottano a bassa voce, tenendo i bambini per mano. Le reazioni sono tante e diverse. Ma stamattina è lo stupore a prevalere. Tutti, più o meno indistintamente, concordano: «in tutti questi mesi non ci eravamo mai accorti di nulla. Siamo caduti dalle nuvole». «Cosa posso dire? Sono senza parole – commenta una mamma, visibilmente stupita –. Eppure mio figlio frequenta quella classe, ha avuto come insegnante quella donna. In tutti questi mesi non si è mai lamentato una sola volta. Va all’asilo volentieri. Non ci sono mai stati segnali che potessero far sospettare qualche maltrattamento, né ho mai notato segni particolari sul suo corpo. Quando ho visto il video, mi sono sentita sprofondare. Possibile che quelle cose siano accadute per davvero, proprio nella classe del mio bambino?» In realtà qualche piccola avvisaglia, se così possiamo chiamarla, c’era già stata. «Mio figlio – ci rivela un’altra mamma – a volte si rifiutava di andare a scuola. Diceva che vole restare a casa con me, cominciava a frignare, puntava i piedi. Ho sempre pensato che fossero soltanto dei capricci dovuti all’età. Non ci ho mai dato troppo peso. Poi questa mattina ho finalmente realizzato. Forse il bambino aveva quell’atteggiamento perché aveva paura. Perché non gli ho dato retta prima? Perché non lo sono stato a sentire?». Oggi all’asilo ‘Il Delfino’ è in programma un incontro con tutti i gentori.