Da San Patrignano a New York, di corsa verso una nuova sfida: ai nastri di partenza della maratona che si corre oggi c’è anche la scuderia della comunità di recupero. Otto ragazzi sotto la supervisione del professor Gabriele Rosa vogliono dimostrare che, anche grazie allo sport, si può uscire dalla droga. Per Antonio Boschini, responsabile terapeutico di Sanpa, «la maratona è come una terapia, loro macinano chilometri, ma dietro ci sono tante altre cose, molto piu’ importanti. Lo sport è uno strumento per dare alle persone il valore della vita». Anche quest’anno la preparazione del San Patrignano Running Team si è svolta sotto la guida di Rosa, tecnico di campioni del calibro di Margaret Okayo e Samuel Wanjiro. «I miei altri atleti sono qui per vincere, ma quando questi ragazzi tagliano il traguardo provo la stessa soddisfazione». «Non pensavo di riuscire ad avere un’altra opportunità di riscatto», racconta Francesca Castellucci, 23enne di Macerata. «Le droghe per me non sono mai state qualcosa di divertente, ma solo un modo per trovare pace», confessa. All’incontro con i ragazzi al Consolato italiano di New York, hanno partecipato anche Letizia Moratti e l’ex giocatore del Milan Alessandro Nesta.
Resto del Carlino