Rimini. Maratoneta di San Patrignano taglia il traguardo poi scompare

maratonaIL TRAGUARDO di Central Park l’aveva tagliato poco dopo le 15 di domenica. Ma la sua ‘corsa’ è finita solamente ieri mattina in una stazione di polizia di Manhattan. Per quasi due giorni Gianclaudio Marengo è stato come un fantasma a New York. Al termine della maratona il 30enne è stato visto recuperare le sue cose, poi il vuoto. I suoi compagni di corsa della squadra del San Patrignano Running Team non l’hanno visto rientrare in albergo e hanno denunciato la scomparsa al consolato italiano di New York che ha subito allertato la polizia. Le ore passavano ma di Marengo, ex tossicodipendente da oltre tre anni in comunità, nessuna traccia. Il ragazzo, che parla solo italiano, indossava una maglietta turchese, pantoloncini neri e il numero di gara 23781. E con la stessa divisa ieri si è presentato in una stazione di polizia di Manhattan dopo essere stato riconosciuto da un passante che lo aveva visto in un tg.
«IL GIOVANE è in buone condizioni di salute ed è stato ricoverato al Presbiterian Hospital in via precauzionale per accertamenti e una visibile disidratazione – si legge nella nota di San Patrignano che ha annunciato il ritrovamento – La comunità desidera ringraziare l’ambasciata e il consolato italiano e le forze dell’ordine americane. Gianclaudio non aveva nessun disturbo mentale, non era soggetto a trattamento psichiatrico né sottoposto a terapie con psicofarmaci. Era certamente una persona fragile, vulnerabile e molto emotiva che dopo anni di tossicodipendenza aveva trovato un’opportunità di recupero a San Patrignano. Si trovava in comunità da oltre tre anni, impegnato nel laboratorio di falegnameria. Nella corsaaveva scoperto una nuova passione, tanto grande che la comunità aveva deciso di premiarlo inserendolo nel San Patrignano Running Team che da tre anni partecipa alla maratona di New York. Pochi mesi fa era stato a far visita per la prima volta alla sua famiglia».
IERI sera Antonio Boschini, responsabile terapeutico di San Patrignano, lo ha raggiunto in ospedale dove grazie all’equipe medica aveva già recuperato le forze e il buonumore. A Boschini il ragazzo ha raccontato di aver perso durante la gara il foglio con le indicazioni della metro e dell’hotel ‘Sleep Inn Hotel’ di Long Island in cui alloggiava insieme alla squadra. Stremato dallo sforzo dei 42 chilometri e 195 metri, si è perso tra gli oltre 50mila partecipanti della maratona. Ha deciso quindi di rimanere nella zona nella speranza di incontrare qualcuno che conosceva. Ha cenato in pizzeria e ha dormito in strada. Lunedì è andato all’aeroporto sperando di incontrare i compagni, ma non avendo con se i documenti è tornato a Manhattan dove ha trascorso anche la seconda notte. Poi l’incontro con il passante e il lieto fine. Ieri sera Marengo e Boschini si sono imbarcati su un volo diretto a Malpensa, oggi il ritorno a San Patrignano Dove finalmente terminerà la sua maratona.

Resto del Carlino