E’ accusata di aver percepito indebitamente circa 15 mensilità del reddito di cittadinanza perché il marito è detenuto in regime di “carcere duro” dopo una pesante condanna per reati di droga nell’ambito dell’associazione di stampo mafioso. Fatto questo omesso nella compilazione della domanda di richiesta del sussidio statale. Ora una 40enne residente a Rimini, madre di due bambini, rischia una condanna che va dai 2 ai 6 anni di reclusione.
