La squadra è ambiziosa. Perché «le sfide che ci attendono sono importanti, e ci servono innovazione e curiosità per affrontarle». E’ il nuovo mantra che Gnassi ripete, nel presentare – ieri mattina – la nuova giunta. Partorita 25 giorni dopo le elezioni, e resa complicata dai «no» di Juri Magrini e Sara Donati, la nuova squadra di Palazzo Garampi sulla carta si presenta decisamente più ‘tecnica’ rispetto a quella del 2011. Confermati (come anticipato da giorni) i quattro assessori uscenti di cui il sindaco si fidava di più. Il vice sindaco resta Gloria Lisi, che mantiene le deleghe al sociale e alla sanità e si prende anche il personale e le politiche di genere. Gian Luca Brasini resta assessore al bilancio e allo sport, e Massimo Pulini rimane saldamente in cattedra alla cultura, anche se il suo diventerà ora l’«assessorato alle arti». Jamil Sadelgholvaad mantiene attività economiche e sicurezza, e diventa il nuovo assessore ai lavori pubblici.
Il colpo a sorpresa, tra i quattro nuovi assessori, è senza dubbio Eugenia Rossi di Schio. Per lei, 42 anni, l’unica non riminese, Gnassi ha cucito su misura un assessorato che prima non esisteva: quello all’innovazione tecnologica e digitale. Poi c’è Anna Montini, 49 anni, docente universitaria di economia, candidata alle elezioni comunali con Patto civico. Si occuperà di ambiente, protezione civile ed economia del mare. «Metto a disposizione della città le mie competenze – sono le prime parole della Montini – Una delle mie priorità sarà terminare nei tempi prestabiliti i cantieri del sistema fognario». Roberta Frisoni, 38 anni, esperta di trasporti, manager per la società internazionale Steer, Davies & Gleave, e già presidente di Agenzia mobilità, sarà l’assessore all’urbanistica, alla mobilità e al demanio. Deleghe molto importanti per la nipote dell’ex vice sindaco Maurizio Melucci. «Ma questa giunta – rimarca Gnassi – è stata fatta senza guardare ad alberi geneaologici, equilibri interni, richieste e spinte esterne… Abbiamo guardato soltanto alle competenze, non ci sono stati giochini. Lo stesso dovrà avvenire ora nella maggioranza nella scelta dei ruoli in consiglio». In realtà agli equilibri il sindaco ha dovuto guardare, in particolare nei rapporti con il Pd. E la scelta dell’ottavo assessore, il fido Mattia Morolli, 35 anni, promosso in giunta dopo cinque anni da consigliere comunale (e altrettanti nel consiglio di quartiere), va in questa direzione. Morolli avrà le deleghe a scuola, lavoro e giovani: al suo posto in consiglio per il Pd entrerà Barbara Vinci. Gnassi terrà per sé, ancora una volta, la delega al turismo. Il Resto del Carlino
