Rimini. «Mi ha violentato per 12 anni» Segretario comunale alla sbarra per stupro

donna violenza«MI HA VIOLENTATO per 12 anni, due, tre volte alla settimana». E’ lapidaria nei confronti dell’imputato, la testimonianza della vittima, una giovane donna con qualche problema psichico che ieri mattina ha parlato a lungo davanti al Tribunale. Alla sbarra, con l’accusa di violenza sessuale aggravata c’è l’ex segretario comunale di un paese dell’entroterra, e le violenze si sarebbero consumate proprio nel suo ufficio, quando la giovane lavorava con lui. L’uomo, difeso dall’avvocato Piero Venturi, continua a difendersi sostenendo che era consenziente, ma ieri hanno testimoniato anche tre medici, i quali hanno confermato che la vittima si trovava invece in un grave stato di soggezione proprio per il suo handicap psichico, ed era una facile preda.
L’INCHIESTA parte nel 2012, quando una donna si presenta alla Polizia per raccontare una storia che ha dell’incredibile. Per quasi 12 anni, dice, è stata stuprata dal segretario comunale, un collega con cui lavora ogni giorno. Lei non è un’impiegata assunta, ma ha un contratto di borsa-lavoro per le categorie protette. La giovane racconta di come il ‘capo’ l’abbia costretta a subire rapporti sessuali più volte alla settimana. Si chiudevano nell’ufficio di lui, oppure nel bagno, e i suoi «no» non bastavano a fermarlo. Anche se non era mai violento, lei non riusciva a reagire, e aveva anche paura di perdere il suo lavoro. Aveva sopportato in silenzio per molti anni, fino a quando qualche giorno prima era scoppiata a piangere davanti alla sua terapeuta. La quale era riuscita a farle confessare che cosa la sconvolgesse tanto, e quando aveva scoperto di cosa si trattava, l’aveva convinta ad andare in questura e a denunciare quell’uomo. I colleghi di lavoro erano caduti dalle nuvole, nessuno si era mai accorto nulla, nè poteva immaginare quello che succedeva quando i due si trovavano nell’ufficio del capo. Lui però è categorico nel difendersi. Non nega di avere avuto con lei una relazione sessuale, nonostante fosse sposato, ma la giovane sapeva quello che faceva, a differenza di quanto sostiene lei, e anche i medici. All’epoca, il segretario comunale non era stato arrestato, ma il pubblico ministero, Davide Ercolani, aveva chiesto e ottenuto il suo rinvio a giudizio per violenza sessuale aggravata e continuata, un reato per cui rischia parecchi anni di carcere.

Resto del Carlino