RIMINI. Microspia e Gps nell’auto del Generale Enrico Cecchi, ex comandate prov.le Guardia di Finanza: Cecchi: ”penso che i mandanti siano a San Marino”

Generale GdF in pensione Enrico Cecchi

Microspia e Gps nell’auto del Generale Enrico Cecchi, ex comandate provinciale della Guardia di Finanza, indagati un ex buttafuori di 49 anni di Rimini e il titolare di negozio di telefonia di 40 originario di Cesena. L’indagine della Guardia di Finanza di Rimini, partita a seguito della denuncia querela dello stesso generale Cecchi, coordinata dal sostituto procuratore Davide Ercolani, si è conclusa con l’avviso ai due indagati. Secondo quanto emerso l’ex buttafuori avrebbe esercitato in maniera abusiva e senza licenza, l’attività di investigatore privato posizionando sulla vettura dell’alto funzionario dello Stato italiano il Gps e la microspia.

Inoltre sia l’ex buttafuori che il titolare dell’agenzia di telefonia sarebbero indagati per sostituzione di persona avendo in uso schede telefoniche intestate ad altre persone. “Quando mi sono accorto di avere un Gps installato sotto mia auto e una microspia occultata sotto il sedile dell’auto – racconta il generale Cecchi – ho presentato denuncia alla Gdf”.

“Ho una mia ipotesi – conclude – ho il sospetto che i mandanti siano nella Repubblica di San Marino”. Il Generale Cecchi, in pensione dopo aver comandato la Gdf del comando provinciale di Rimini, ha assunto a titolo gratuito l’incarico di consulente per il segretario di Stato alle Finanze di San Marino, Marco Gatti.

La mia ipotesi è che chi voleva spiarmi lo ha fatto per motivi politici sammarinesi. San Marino oggi è cambiata non è più quella di 20 anni fa e quindi forse ci sono delle resistenze”. Una volta conclusa l’indagine in Italia, Cecchi avverte “presenterò denuncia anche alla gendarmeria di San Marino. Sarò implacabile con i mandanti di questo spionaggio ridicolo”. ANSA