Cercasi lavoro disperatamente. Questa la missione impossibile dei migranti che con la diaria elargita dallo stato non riescono a vivere. Nelle famose 35 euro che il Ministero dell’Interno versa alle cooperative, alle associazioni, alle strutture che li accolgono solamente 2,5 euro spettano ai profughi che hanno comunque garantito per un periodo limitato di tempo vitto, alloggio, corsi di formazione, assistenza legale.
Pertanto anche i richiedenti di asilo sono tra coloro che ambiscono ad un impiego fisso o un’occupazione stagionale. Conoscono l’inglese ma non l’italiano, i loro titoli di studio non sono riconosciuti, sono disponibili per qualsiasi mansione. “Senza una fonte di guadagno diventano mine vaganti sociali che possono essere facilmente attirate in attività illegali o peggio criminali”. Questa l’analisi del Centro per l’Impiego della Provincia di Rimini.
Salvatore Occhiuto