Minacce, percosse, stalking nei confronti della compagna, una polacca 41enne. E’ di questo che dovrà risondere un noto imprenditore, un 50enne originario del sud Italia. L’uomo, che è stato infatti rinviato a giudizio ieri mattina dal gip, Sonia Pasini, comparirà davanti ai giudici il prossimo 16 maggio. I due protagonisti della vicenda si incontrano, nel 2010, per la prima volta proprio a Rimini dove la polacca lavora come lavapiatti. Si piacciono ed iniziano una storia; la donna, con due figli avuti da una precedente relazione, dopo nemmeno un anno rimane incinta. Nel novembre del 2011 la cameriera polacca partorisce un bambino subito riconosciuto dall’imprenditore, ma la coppia va in crisi. I litigi diventano all’ordine del giorno fra i due, pur continuando a vivere separati. Accade così che l’imprenditore, quando va a visitare la polacca, in preda all’ira, non esita a picchiarla anche davanti ai figli avuti dalla precedente relazione. Una vera e propria escalation con il cinquantenne che arriva a minacciare di colpire la sua donna con un ferro da stiro o a tentare di strangolarla con uno strofinaccio da cucina. In un primo momento, per tentare di salvare il rapporto, la polacca non si rivolge alle forze dell’ordine ma, quando i maltrattamenti iniziano a diventare sempre più pesanti, decide di ricorrere alle cure dei sanitari e, nel 2013, sporge denuncia contro il padre del suo figlioletto più piccolo. E ieri mattina l’imprenditore è stato rinviato a giudizio dal giudice per le indagini preliminari.
Sara Ferranti