DOVRA’ starle lontano almeno 500 metri. E’ la decisione presa dal giudice nei confronti di un 33enne della Valconca, accusato di rendere la vita impossibile alla sua ex compagna, minacciando di ucciderla e di rapire la loro bambina. L’uomo è stato denunciato per maltrattamenti, ma se non dovesse eseguire le disposizione del giudice, potrebbe finire con le manette ai polsi.
Come la maggior parte delle volte, il tormendo comincia quando una donna decide di chiudere la relazione. Già da tempo la storia non funzionava, nemmeno dopo la nascita della figlia. E la piccola aveva solo pochi mesi quando il compagno aveva cominciato ad alzare le mani. In un’occasione, ha raccontato la donna ai carabinieri, l’aveva presa a pugni solo perchè un’amica era andata a trovarla casa, e a lui non piaceva che ricevesse visite. Quando lei aveva cominciato a parlare di separazione, lui l’aveva avvertita: se l’avesse lasciato l’avrebbe uccisa. Ma alla fine lei aveva trovato il coraggio di chiudere, e da quel momento la sua vita è diventata un inferno. L’uomo non la lascia in pace un minuto: pedinamenti, minacce, sputi per strada, insulti e telefonate notturne. Una persecuzione che alla fine è diventato terrore puro. Ormai sfinita, la vittima ha deciso di presentare quella denuncia che non aveva mai trovato il coraggio di fare.
Resto del Carlino