«VI AMMAZZO tutti, prendo la tanica di benzina e vi do fuoco, prendo le pistole e vi ammazzo».
Parole pesantissime quelle che per molto tempo si erano sentiti urlare, intercalati tra una parolaccia ed una raffica di bestemmie, gli abitanti di un edificio residenziale. E per molti la vita in quel condominio in via Orsini era diventato un autentico inferno da quando un cinquantunenne riminese, si era trasferito nel palazzo insieme alla famiglia. L’uomo, poi, già in cura presso il Centro di igiene mentale e con gravi problemi di dipendenza all’alcol, nelle sue sfuriate non risparmiava nessuno, tanto meno i suoi congiunti.
Da quando era andato a vivere in quella casa, gli altri condomini avevano perduto la loro tranquillità: il padre-padrone aveva, di fatto, instaurato un clima di terrore e di ansia. Nessuno aveva più coraggio di uscire dal proprio alloggio nella paura di incontrarlo e di sentirsi minacciato di morte. Proprio come era accaduto ad una vicina che, in settembre, sentendo urlare la moglie del cinquantunenne, era corsa in cortile nel tentativo di calmarlo. Ma l’uomo aveva, prima sbattuto la vicina contro una colonna, poi, dopo aver afferrato un martello da muratore, l’aveva colpita di striscio dietro ad un orecchio, condendo il tutto con la frase: «Ti ammazzo». Non contento, sempre stando alla denuncia presentata, il 51enne avrebbe anche aggiunto: «Se adesso tu mi vai a denunciare, ti ammazzo, ti aspetto di notte e ti ammazzo». Ogni condominio che aveva la malaugurata sorte di finire sul cammino veniva insultato e minacciato di morte. Le percosse, invece, venivano riservate ai familiari: in una circostanza la figlia è stata costretta a ricorrere alle cure dei sanitari per le lesioni riportate. Così, alla luce di questo atteggiamento violento, i vicini di casa hanno presentato una serie di denunce in Procura. Dopo aver esaminato tutta la vicenda, il pubblico ministero Davide Ercolani ha chiesto l’applicazione di misura di custodia cautelare in carcere per l’uomo per stalking ed ingiurie oltre ch per lesioni personali. Il giudice per le indagini preliminari, Sonia Pasini, ha firmato ieri l’ordinanza e il cinquantunenne riminese è stato arrestato e portato ai «Casetti».
Resto del Carlino