Per mesi e mesi ha maltratto la figlia con la quale era rimasto a vivere dopo la separazione dalla moglie, arrivando addirittura a fratturarle le ossa nasali. Una rabbia incontenibile, quella di un sessantenne del Riminese, che si è scagliato contro chiunque incontrasse sul suo cammino. E poco importa se indossassero la divisa dei vigili urbani o quelli della Polizia: per tutti erano minacce ed insulti. «Vi denuncio, vi rovino la vita», erano le parole più gentili che rivolgeva al bersaglio di turno. Il sessantenne se l’è presa anche con il suo carrozziere, stalkizzato a colpi di sms e chiamate. Poi è stata la volta dell’avvocato della sua ex moglie, alla quale è andata anche peggio. Il legale se lo è trovato diverse volte sotto casa ed in tribunale tanto da temere per l’incolumità sua e quella del figlio. Chiunque interferisse con la vita del pensionato, veniva minacciato e coperto di ogni tipo di insulti. Così le ‘prodezze’ del sessantenne sono diventate un fascicolo corposo per stalking, minacce, maltrattamenti in famiglia, lesioni personali, resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale con tanto di perizia tecnica del consulente del pubblico ministero Davide Ercolani. Il perito ha parlato di ‘disturbo delirante cronico di tipo paranoico con tratti megalomanici‘ ma soprattutto ha ravvisato una situazione attuale di pericolisità sociale che ha portato il gip, Fiorella Casadei, a disporre un’ordinanza di applicazione provvisoria della misura di sicurezza detentiva in una Rems, (residenza per esecuzione misure di scurezza). Non essendoci al momento un posto libero, il sessantenne (difeso dall’avvovato Liana Lotti) è stato così trasferito in Psichiatria. Il Resto del Carlino
