Rimini. Movida nel mirino. I carabinieri chiedono la chiusura del locale.

discoteca all'aperto«NON SAPREI come siano andate esattamente le cose, spetta alle forze dell’ordine ricostruire i fatti: posso dire però che nessuno dello staff del locale si è accorto che quel ragazzo veniva portato fuori dalla discoteca contro la sua volontà». Lo afferma Ferdinando ‘Bianco’ Bianchini, gestore del Bikini, che ora rischia di vedersi sospendere temporaneamente la licenza . «A quell’ora, quando presumibilmente si stava verificando il fatto, io mi trovavo dentro al locale. Qualcuno è venuto da me dicendo che c’era un ragazzo sanguinante nel parcheggio. A quel punto mi sono fiondato fuori per vedere cosa stava succedendo e ho trovato questo giovane in piedi con una maglietta avvolta attorno alla testa. Avvicinandomi, mi sono accorto che aveva un taglio in testa. Lì per lì non ha saputo dire chi fosse stato, ma da quel che ho avuto modo di capire l’aggressione doveva essere avvenuta fuori dalla discoteca, probabilmente nel parcheggio. Già altre volte mi era capitato di vedere quel ragazzo nel locale». «Fino ad oggi – prosegue Bianchini – il sistema di sicurezza ha sempre retto bene: sia l’ingresso del Bikini che quello del Malindi, l’altro locale da noi gestito, vengono presidiati tutta la notte da un responsabile, che controlla i movimenti in entrata e in uscita. Fino ad oggi inoltre il Bikini ha sempre rispettato tutte le normative in materia di orari e di somministrazione degli alcolici: alle quattro meno cinque puntualmente spegniamo la musica, mentre alle 3 interrompiamo la somministrazione di bevande alcoliche».
Il futuro del Bikini, locale di riferimento per la movida cattolichina, resta comunque sospeso a un filo. I carabinieri, al termine delle indagini svolte in questi giorni, hanno deciso di presentare una richiesta di chiusura del locale al Questore di Rimini.

Fonte: RESTO DEL CARLINO