COLPEVOLI di aver timbrato il biglietto dalla parte sbagliata. Condannati sul posto, quindi sull’autobus, a pagare 85 euro a testa. La storia di una coppia umbra è identica a quella di tanti, troppi, passeggeri degli autobus della Start Romagna nel 2015. Ovvero a partire dall’affidamento del servizio di controllo a una società esterna. Un anno di tolleranza zero non solo con i portoghesi, ma anche e soprattutto con chi il biglietto lo ha acquistato ma ha sbagliato a vidimare. L’ultima in ordine di tempo è appunto quella di Pietro De Sanctis e della moglie, arrivati a Rimini lo scorso 22 ottobre per partecipare a unconvegno. «La mattina stessa del 22 ottobre – spiega l’uomo – avevamo comprato due biglietti della start Romagna validi per i tre giorni di permanenza. Saliti sul filobus per raggiungere Riccione, io stesso ho provveduto a inserire i due titoli di viaggio nell’obliteratrice che emetteva un suono di funzionamento e si accendeva una luca rossa. Ho messo in tasca i biglietti senza controllarli, visto che in Umbria e nel resto d’Italia, le macchinette obliterano e stampano a prescindere dal lato d’ingresso del biglietto».
ED È ALLORA che per Pietro e la moglie sono iniziati i ‘dolori’. «Tre agenti controllori , già a bordo, ci hanno contestato l’irregolarità dei titoli di viaggio, in quanto non obliterati. Ho documentato in maniera inoppugnabile il mio operato, ma non hanno voluto sentire ragioni, comminandoci una sanzione di 85 euro ciascuno, al pari di chi sale e viaggia senza biglietto. Mi hanno risposto che potevo pagare la sanzione ridotta, pari a 65 euro, se avessimo saldato subito. Ho rifiutato perchè mi avrebbe impedito di presentare ricorso. Cosa che ho fatto il giorno successivo, ma che è stato respinto adducendo le solite risposte di leggi e regolamenti».
LA STORIA, anche a bordo, si ripete. Ma Pietro, a distanza di quasi due mesi dall’accaduto, non ha ancora digerito «quella che ritengo una vessazione. Pur pagando, credo sia giusto sollevare questo problema. Perché diversi operatori riminesi mi hanno confermato che sono innumerevoli i turisti bastonati per gli stessi motivi e che non esistono strumenti adatti ai non vedenti: il macchinario dovrebbe essere o adattato o sostituito. Questi signori che si riempiono solo la bocca di vocazione turistico ricettiva e invece sono i primi a maltrattare gli onesti cittadini. Non è possibile per quelle che diventano solo motivazioni di mera cassa, comportarsi come lo sceriffo di Nottingham. Io alla fine dovrò cedere nei fatti, ma mi auguro che il prezzo pagato in termini di immagine dalla compagnia, sia ben più alto del mio ‘investimento’ nel cercare di essere Robin Hood contro lo sceriffo nella contea di Nottingham. E che vinca il popolo quando è ingiustamente vessato. Per la cronaca nella nostra città la sanzione sarebbe stata di 30 euro».
Resto del Carlino