Due responsabili, marito e moglie, della società che gestisce una casa di riposo sono stati indagati con l’accusa di abbandono di incapace seguito da morte. La coppia, è composta da lei, legale rappresentate, e da lui, gestore di fatto della struttura. I parenti della vittima si sono costituiti parte civile. Il GIP dovrà decidere il prossimo 13 giugno se rinviare a giudizio gli indagati, dal momento che i loro legali hanno sollevato una serie di eccezioni sull’effettiva responsabilità dei loro assistiti. La vicenda ruota attorno alla scomparsa e al decesso di un 93enne originario di Macerata Feltria e malato di Alzheimer.
L’anziano era ospite della struttura di Igea Marina da dove, già il 5 febbraio del 2021, si era allontanato facendo perdere le proprie tracce. In quell’occasione, la vittima era stata ritrovata nei pressi della stazione ferroviaria con una seria ferita alla testa. Il 10 febbraio, l’anziano si era nuovamente allontanato dalla casa di riposo tra le 21.40 e le 23. Il personale della casa di riposo aveva dato l’allarme ai carabinieri e, per tutta la notte, le pattuglie dell’Arma lo avevano cercato nella zona. Le ricerche erano proseguite anche per tutto il giorno successivo passando al setaccio anche le colonie abbandonate e, vista la fissazione del 93enne nel voler tornare alla propria abitazione, erano state diramate segnalazioni anche alla Polfer e alla Start Romagna nel caso fosse salito su qualche mezzo pubblico.
Dopo oltre 36 ore di ricerche, i carabinieri avevano trovato il corpo senza vita del 93enne intorno a mezzogiorno del 12 febbraio nella zona a monte della casa di riposo, all’interno di un camping chiuso per la stagione invernale. Il medico legale aveva accertato che Brisigotti era deceduto per il freddo e che i suoi resti non presentavano segni di violenza.