Lo hanno trovato morto con un tesoretto di 186mila euro nascosto nel forno, sotto una lampada e in un divano. Il cadavere dell’uomo, un ex atogiano ultraottantenne, è stato rinvenuto dai vigili del fuoco martedì in una casa popolare, dove abitava da oltre dieci anni pagando 70 euro di affitto mensili. Viveva solo, non aveva moglie nè figli, ma diversi nipoti, avvertiti dell’evento luttuoso. La sorpresa è arrivata ieri mattina, quando due assistenti sociali del Comune, con due geometri incaricati dall’Acer, hanno strabuzzato gli occhi alla scoperta di un autentico tesoro in banconote di vario taglio. La bellezza di 186.865 euro, disseminati nella piccola abitazione, che i presenti hanno immediatamente depositato alla polizia municipale. Che nel giro di qualche ora ha rintracciato una delle nipoti, consegnandole il denaro. Insieme al quale è stato rinvenuto anche uno scritto, una sorta di testamento olografo, nel quale il defunto chiede di essere cremato, senza cerimonia religiosa, e che le sue ceneri vengano disperse nel mare.
Non solo. L’uomo – segnala la polizia municipale che ha consegnato il documento ai famigliari – ha anche indicato una somma da utilizzare per il funerale e precisato la volontà di far avere il rimanente contante ai nipoti. Ai quali – hanno riferito agli agenti – aveva già donato tremila euro a testa quando li ha incontrati a Natale. Una delle nipoti, contattata ieri dalla polizia municipale, non si sarebbe mostrata sorpresa della sotanziosa somma rinvenute nell’abitazione dell’ottuagenario, spiegando di esserne stata a conoscenza da tempo.
