UN MARTIRE immolatosi in nome della storia e della grande bellezza della civiltà. Un eroe che ha difeso, con il sacrificio della vita, uno dei più meravigliosi siti archeologici del mondo, a Palmira in Siria. E ora il Comune di Rimini ha deciso di dedicare proprio a Khaled al Asaad (foto), l’archeologo siriano uccisi ad agosto dall’Isis, il giardino del Museo della Città. Un’intitolazione fortemente voluta da Palazzo Garampi, in questi giorni segnati dai tragici fatti di Parigi, per rendere omaggio all’eroico studioso di Palmira, riuscito a nascondere centinaia di statue in un luogo sicuro prima di essere preso e ucciso dai miliziani dell’Isis. «Khaled al Asaad – osserva l’assessore alla Cultura Massimo Pulini – è l’esempio di una passione che diviene etica e che non si piega nemmeno davanti al terrore».
QUELLA all’archeologo non è però l’unica nuova intitolazione decisa dalla giunta Gnassi. Che ha scelto di ribattezzare lo stesso Museo della Città dandogli il nome di Luigi Tonini, il celebre studioso riminese vissuto tra il 1807 e il 1874, protagonista di molti importanti ritrovamenti archeologici, fondatore del primo museo comunale e autore della monumentale Storia civile e sacra riminese. Fu proprio Tonini a riportare alla luce i resti dell’antico anfiteatro di epoca romana di Rimini. L’intitolazione a Tonini avverrà il 12 dicembre, durante i tre giorni di festeggiamenti per il 25esimo anniversario del Museo della Città (dal 10 al 12), che d’ora in poi porterà il suo nome. Infine, il Lapidario Romano del museo sarà intitolato allo storico Giancarlo Susini (scomparso nel 2000), l’insigne epigrafista che ne curò il progetto.
Resto del Carlino