Rimini. Napoletani contro nordafricani. Scoppia la guerra dei posteggiatori abusivi

parcheggiaori-abusivi«Ti serve lo scontrino per il parcheggio? Prendi questo: guarda, non è ancora scaduto. Oppure preferisci un paio di calzini?» Non fai in tempo a scendere dall’auto, che subito te li ritrovi incollati alla schiena. Sono loro, i posteggiatori abusivi. Con l’arrivo dell’estate sembravano quasi scomparsi. Ora però l’autunno si avvicina, il centro storico di Rimini si riempie di auto e loro, gli esattori della sosta, tornano a timbrare il cartellino.
Il parcheggio sotto la Rocca è il regno dei napoletani. Nel weekend ce n’è sempre uno, ma a volte formano una coppia che lavora in perfetta sinergia. Dirigono il traffico con ampi gesti delle braccia, aiutano i conducenti a fare manovra e sono sempre pronti a indicare alle signore lo stallo che si è appena liberato. In cambio basta qualche monetina: cinquanta centesimi o un euro, che si fanno scivolare con nonchalance nella tasca del marsupio. Sanno essere molto convincenti: gli automobilisti sganciano l’obolo a cuor leggero. In alternativa ci sono calzini e polsini per il sudore: li propongono alle anziane cariche di buste della spesa che percorrono l’ampio parcheggio, con l’abilità di piazzisti consumati. Se serve, in tasca hanno anche qualche tagliandino che non è ancora scaduto.
Nelle altre aree di sosta spadroneggiano invece i nordafricani. Il venerdì li si può incontrare nel parcheggio di largo Antonio Gramsci. La gente va e viene, e loro passano a riscuotere il dazio o, mal che vada, uno scontrino da riutilizzare. In genere sono gentili. Ma qualcuno a volte esagera, tallonando gli automobilisti con fare troppo insistente e prendendoli per sfinimento. A farne le spese sono quasi sempre le signore: intimidite da quel pressing asfissiante, si decidono alla fine ad aprire il borsello. E se qualcuno si rifiuta di pagare? Quelli lo sommergono di insulti. Un copione che si ripete uguale identico al sabato nel parcheggio Tiberio, a Borgo San Giuliano. Anche questo per tutta la mattinata viene presidiato dal solito ragazzo di colore.
Da gennaio ad agosto sono stati circa 60 le multe elevate dai vigili riminesi: 22 sulla base del regolamento di Polizia urbana, un’altra quarantina per violazioni del codice della strada. Peccato che i verbali si rivelino quasi sempre carta straccia: in genere neppure un soldo arriva nelle casse del Comune. Un’arma spuntata. «Dall’inizio di ottobre – spiegano dalla Polizia municipale – sono ripresi i controlli nei principali parcheggi della città. Questi prevedono l’intervento sia di pattuglie fisse, che presidiano l’area di sosta con ’obiettivo di tenere alla larga i posteggiatori, che di agenti in borghese». Il Resto del Carlino