Rimini, Natale a tavola tra tradizione e calcoli: tre famiglie su quattro festeggiano in casa

La corsa agli ultimi acquisti è nel vivo, tra banchi del pesce e macellerie, ma il verdetto per il Natale 2025 è già scritto: sarà una festa all’insegna della sobrietà e del ritorno al focolare domestico. Se da un lato resiste la voglia di convivialità, dall’altro le famiglie romagnole tirano il freno a mano sui consumi, con una spesa complessiva per la tavola che segna un calo del 5% rispetto allo scorso anno.

In un comunicato diffuso da Confesercenti provinciale, che riporta i dati dell’indagine condotta con Ipsos, emerge la fotografia di un Natale “ragionato”. Per il cenone della Vigilia e il pranzo del 25 dicembre la stima nazionale della spesa si ferma a circa 3,3 miliardi di euro. Una prudenza dettata dall’erosione del potere d’acquisto, con l’inflazione alimentare che dal 2015 a oggi ha fatto lievitare i prezzi del 34%, “mangiandosi” di fatto una fetta consistente del budget familiare.

“Anche a Rimini e nel nostro territorio si respira il desiderio di non rinunciare al Natale, ma con scelte più ragionate”, commenta Fabrizio Vagnini, presidente provinciale di Confesercenti. La tendenza è chiara: “Le famiglie tengono viva la tradizione, puntano sulla qualità e sui prodotti del territorio, ma senza eccessi e confrontando sempre di più prezzi e offerte”.

Analizzando lo scontrino medio, la Vigilia si conferma il momento economicamente più impegnativo, complice probabilmente il menu a base di pesce: chi organizza la cena stasera prevede una spesa di circa 62 euro a persona, contro i 57 euro stimati per il pranzo di domani. Complessivamente, per i due appuntamenti clou, ogni commensale costerà circa 119 euro. “L’inflazione ha lasciato il segno”, osserva ancora Vagnini. “Oggi le famiglie sono più attente che mai. Si spende meno, ma meglio: si riducono le quantità, si programma con più attenzione, anche per tenere un margine in vista di gennaio”.

Questo rigore nei conti si riflette anche sulla scelta della location. Il Natale 2025 sancisce il trionfo delle mura domestiche: quasi tre italiani su quattro (il 72%) trascorreranno le feste a casa propria o da parenti. Solo una nicchia del 5% opterà per il ristorante. A guidare i menu sarà l’identità gastronomica regionale, con i dolci tipici e le ricette della nonna a farla da padrone. “È un Natale sobrio ma autentico”, conclude il presidente di Confesercenti Rimini, “fedele alla qualità e alle tradizioni, con un’attenzione crescente al valore del prodotto e al rapporto di fiducia con i commercianti”.