Rimini. Nel 2023 sono state 162 le violazioni registrate dalla videosorveglianza tramite fototrappole

Nel corso del 2023 sono state registrate 162 violazioni attraverso l’utilizzo delle fototrappole, un sistema di videocamere a sensori posizionate nei pressi dei cassonetti della raccolta differenziata al fine di individuare coloro che non rispettano le regole per il conferimento corretto dei rifiuti. Il sistema di controllo ambientale ha monitorato più di trenta postazioni ritenute critiche, individuate in base alle segnalazioni dei cittadini, di Hera (gestore del servizio di raccolta) e delle Guardie Ecologiche Volontarie che operano in supporto al Comune. Le fotocamere restano generalmente installate per una settimana, ma in alcuni casi il periodo di videosorveglianza è più lungo.

Secondo i dati di Hera, le tre postazioni con il maggior numero di infrazioni nel 2023 sono state via Francesco Frioli (91 violazioni), viale Carlo Matteucci (21 violazioni) e via dei Partigiani (19 violazioni). Le categorie ricorrenti di persone che commettono le infrazioni sono i residenti, le persone di passaggio e le attività commerciali. La maggioranza delle violazioni riguarda l’abbandono dei rifiuti fuori dai contenitori, mentre una parte riguarda il conferimento non corretto. In entrambi i casi, la sanzione è di 104 euro.

Le fototrappole, che si attivano grazie a sensori di movimento, sono state introdotte nel Comune di Rimini nel 2021 per contrastare chi non rispetta le norme sul conferimento dei rifiuti. In tre anni, è stato possibile individuare complessivamente 536 violazioni, conformemente al regolamento regionale sulla raccolta e il conferimento dei rifiuti. Le fotocamere vengono spostate in varie zone del territorio comunale in base alle segnalazioni dei cittadini e degli organi di vigilanza. Finora sono state posizionate in 31 diverse zone.

Le fototrappole rappresentano un utile supporto per le Guardie Ecologiche Volontarie che operano nella provincia di Rimini in tutto il territorio comunale.

Secondo l’assessora alla transizione ecologica Anna Montini, le fototrappole costituiscono uno degli strumenti per sensibilizzare e responsabilizzare i cittadini rispetto alle corrette pratiche di smaltimento dei rifiuti e della raccolta differenziata. L’obiettivo è limitare i comportamenti scorretti che hanno un impatto sull’ambiente e sul decoro urbano, oltre a svolgere un ruolo deterrente contro l’abbandono indiscriminato dei rifiuti. Si spera che questo strumento contribuisca a promuovere un cambiamento culturale che valorizzi la raccolta differenziata come risorsa.

Il servizio di videosorveglianza tramite fototrappole è stato attivato dal Comune di Rimini a partire dal 1° gennaio 2021 al fine di controllare, prevenire e tutelare il decoro ambientale delle aree pubbliche e delle strade, in particolare vicino ai punti di conferimento dei rifiuti urbani e nelle zone soggette all’abbandono dei rifiuti. Sono state installate sei Fotocamere Controllo Ambientale (AFC) per monitorare le zone interessate, al fine di sanzionare e prevenire comportamenti lesivi per l’ambiente. Le fotocamere, contenute in contenitori sicuri, sono dotate di alloggiamenti per schede SIM e SD, e sono in grado di leggere le targhe dei veicoli, scattare foto a colori di giorno e in bianco e nero di notte, e inviare avvisi di allarme in caso di manomissioni. Le zone soggette a videosorveglianza sono opportunamente segnalate con appositi cartelli a norma di legge. Le fotocamere e i cartelli vengono spostati periodicamente per coprire le diverse zone critiche del territorio comunale.

Comune di Rimini

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