NON C’E’ NIENTE da fare. Nicolò Bulega è decisamente nato per correre. Era scritto nelle stelle, o meglio in pista, che il suo debutto nel Motomondiale con il team di Valentino Rossi dovesse avvenire a Valencia, proprio nel giorno in cui il ‘Dottore’ si giocherà il tutto per tutto per conquistare il decimo titolo mondiale. Ma Nicolò, che guida la classifica del campionato Cev Moto3 (il ‘mondialino’ dei piloti più giovani) e scenderà in pista a Valencia grazie a una wild card, ha tutt’altro che l’aria e la faccia del debuttante.
A soli 16 anni il battesimo nel Motomondiale nel Gran Premio in cui Lorenzo e Valentino lotteranno per il titolo. Niccolò, si sente un predestinato?
«Mah no… – prova a schermirsi lui – E’ solo una coincidenza che io debutti in Moto3 in queste circostanze».
Lei è partito subito forte nelle prove libero. Ha gli occhi puntati addosso. Sente la pressione?
«Un po’ di pressione c’è, ma è normale che ci sia perché comunque è la mia prima gara nel Motomondiale».
Nel 2016 la rivedremo col team di Valentino in Moto3?
«Sì, certo. Correrò nello Sky Racing Team VR46 con Romano Fenati e Andrea Migno, due piloti che stanno facendo bene. Mi attende una stagione importante. Ma prima voglio chiudere al meglio la mia stagione nel Cev».
Lei è decisamente un personaggio anche fuori dalla pista. Ha imparato dal ‘Dottore’?
«Cerco di apprendere le cose buone da Vale perché penso che in questo sia il migliore. Lui è stato il mio maestro».
Come concilia la sua vita di sedicenne con gli impegni in pista?
«La mia vita non può essere uguale a quella dei miei coetanei, tra allenamenti e gare sono spesso lontano da casa. Ma quando posso non rinuncio ai miei amici. Alcuni di loro sono venuti qui a Valencia a fare il tifo».
Inutile chiederle per chi tiferà lei domani nella MotoGp… Ha dato qualche consiglio a Vale?
«E’ lui che li dà a me… – se la ride Nicolò agitando i lunghi capelli – Penso che Valentino non abbia bisogno dei miei consigli».
Resto del Carlino
