GLI ‘SCERIFFI’ del bus continuano a fare multe senza pietà. Implacabili gli addetti di Start Romagna, che non si fermano neppure quando è palese che non si trovano di fronte ai soliti ‘portoghesi’, ma a persone che semplicemente non sono riuscite a obliterare il biglietto. E così dopo il sindaco di Riccione, Renata Tosi, anche Andrea Gnassi ora ha chiesto un incontro urgente ai vertici di Start Romagna per quello che appare sempre di più come un accanimento, che «danneggia l’immagine turistica di Rimini e della Riviera».
IL PRIMO CITTADINO di Rimini ha deciso di prendere carta e penna e scrivere all’azienda di trasporti dopo le tantissime segnalazioni di protesta arrivate negli uffici turistici del Comune di Rimini. A palazzo Garampi riferiscono di un Gnassi molto irritato per l’incremento delle segnalazioni. Perché un conto è fare i furbi, e contro l’evasione del biglietto del bus è giusto fare controlli e sanzioni. Ma un altro è sanzionare anche coloro che non hanno timbrato il biglietto per un banale errore, o perché magari l’autobus era troppo affollato. Le storie arrivate agli uffici del Comune dicono che spesso, per i turisti multati dai solerti controllori di Start, siamo in questi casi.
COME racconta una coppia arrivata dal Belgio, a settembre, per fare due settimane di vacanze a Rimini. «In hotel ci avevano dato la carta con 10 corse (a 18 euro). Un giorno nel bus affollato abbiamo avuto difficoltà a timbrare i biglietti. Alcuni passeggeri italiani a bordo i hanno aiutato, ma nonostante questo non siamo riusciti. Abbiamo chiesto aiuto anche all’autista, ma siamo riusciti a timbrare solo uno dei due biglietti». Peccato che nel frattempo siano saliti alla fermata della stazione due controlori. Quando hanno visto che la coppia belga aveva un solo biglietto valido i controllori hanno subito fatto la multa. «Abbiamo raccontato le nostre difficoltà, ma l’addetto non ha voluto sentire ragioni, e ci ha appioppato una sanzione da 66 euro». L’amarezza dei due turisti è tale che forse non torneranno più a Rimini. «In due settimane abbiamo speso 2.500 euro, tra hotel, ristoranti, e vari acquisti di scarpe, sciarpe, pullover, e poi ci becchiamo la multa per non essere riusciti a timbrare un biglietto?». Ancora peggio quello che è accaduto a un gruppo di turisti di Bari. «Il 18 settembre, mentre siamo a bordo della linea 4 – racconta uno di loro – alla stazione salgono tre controllori. E si accorgono che mio figlio di nove anni non ha obliterato il biglietto. Eravamo in dieci, tra cui quattro minori: solo lui non aveva timbrato. Una dimenticanza… Eppure il controllore ha fatto la multa a mio figlio, scoppiato in lacrime, e non ha voluto sentire ragioni. In una città che vive di turismo, non si infierisce così su un bambino di nove anni…».
Resto del Carlino