Giocano a guardie e ladri con i vigili e i carabinieri. Gli agenti li fanno sgomberare da Torre Pedrera? E loro vanno a Miramare. Oppure a Santarcangelo, o a San Vito. E viceversa. Si allontanano per alcune ore (gli sgomberi avvengono quasi sempre al mattino), ma poi nel tardo pomeriggio o alla sera tornano puntualmente ad accamparsi, fino al giorno dopo. Cucinando all’aria aperta, stendendo i panni lungo la strada, e lasciando puntualmente rifiuti sparsi di tutto. «Noi andiamo ogni volta che i residenti ci chiamano, e li facciamo sgomberare nel giro di poche ore», assicura il comandante della polizia municipale di Rimini, Fabio Mazzotti. Già, ma il giorno dopo si ricomincia… Da maggio a oggi soltanto i vigili di Rimini hanno dovuto effettuare già 89 interventi di sgombero contro altrettanti accampamenti abusivi. La polizia municipale di Santarcangelo ha compiuto, da giugno, una quarantina di sgomberi. Non è bastato a tenerli lontani, perché poi i nomadi tornano sempre.
DA ANNI non si vedevano così tanti accampamenti abusivi, specialmente a Rimini, Santarcangelo e Bellaria. Le zone scelte dalle carovane (composte da rom e anche da alcune famiglie siciliane) sono praticamente sempre le stesse, a Rimini come altrove. In via Tolemaide a Torre Pedrera, fino a ieri si contavano una decina di roulotte in un campo a meno di 300 metri dal lungomare. Questa volta i nomadi sono rimasti lì per due giorni di fila. Ma anche in via Salvador le carovane si sono viste spesso durante quest’estate. E poi c’è via Mosca, a Miramare, altra zona molto ‘gettonata’ dai nomadi. Come San Vito, dove lo sbarco delle roulotte è diventato praticamente quotidiano. Neanche la festa del Pd ha fermato l’invasione dei nomadi, che a San Vito spesso occupano il parco impedendo alle famiglie di portare a giocare lì i loro bambini. E a Santarcangelo le cose non vanno meglio. Per diversi giorni i nomadi hanno preso d’assalto il parcheggio del cimitero. Ma la loro zona preferita resta l’area artigianale lungo la via Emilia. Qui ormai si presentano tutti i giorni, occupando i parcheggi delle aziende e rubando spesso l’acqua all’idrante dei vigili del fuoco, messo lì per le emergenze. «Di notte le guardie giurate fanno fatica a svolgere i controlli, perché i nomadi con i mezzi impediscono loro di passare», tuona Silvano Teodorani, titolare dell’Abc caffè. Alcuni imprenditori hanno chiesto un incontro urgente al sindaco di Santarcangelo, Alice Parma. Non va meglio a Bellaria, dove le carovane si fermano spesso e volentieri a Igea Marina, nell’area del mercato, e a Bellaria monte. Il Resto del Carlino
