NESSUN servizio mirato, nessuna multa, solo informazioni e assistenza agli automobilisti. Linea soft nella prima giornata di limitazioni al traffico a Rimini, in applicazione all’ordinanza regionale sulla qualità dell’aria, che quest’anno ha dato un notevole giro di vite ai veicoli fermi ai box per l’intera settimana, da lunedì al venerdì tra le 8,30 alle 18,30. Con la novità che, tra le categorie esentate dal provvedimento, sono stati inseriti tutti i cittadini a basso reddito. Come dire: chi arriva a fatica a fine mese è libero di circolare con catorci inquinanti, perché non ha possibilità di comprarsi un’auto nuova. «Per dimostrare di poter circolare con auto benzina Euro 0 o Euro 1 – dice l’assessore alla Polizia municipale Jamil Sadegholvaad – o diesel fino all’Euro 3 compreso, altrimenti stoppate, consigliamo di portare con sè in auto la dichiarazione dei redditi Isee».
«UN CONTO – aggiunge – è inquinare potendo evitare di farlo. Ma chi effettivamente un’auto nuova non può permettersela, non va punito». Si stimano in circa 7mila le persone in ‘fascia debole’, su un totale oltre 36mila veicoli, tra diesel e benzina, auto, furgoni e scooter, fermati dalle disposizioni regionali per le città sopra i 50mila abitanti (in pratica uno su cinque del parco circolante). Per il Comune di Rimini le persone che hanno presentato la dichiarazione Isee sotto i 14 mila euro per accedere a un’agevolazione o servizio sociale (casa, scuola soprattutto) sono 3.500. Va considerato – rilevano da Palazzo Garampi – che si tratta di un numero parziale perché una buona parte della popolazione non presenta dichiarazione Isee (che non è l’Irpef all’Agenzia delle Entrate) a meno che non debba accedere a qualche servizio del Comune. Si presenta, ad esempio, dichiarazione Isee per le prestazioni sanitarie, o si presenta alle aziende private per ottenere gli assegni sociali. Un numero, 3.500, che va grossomodo raddoppiato. «Non abbiamo elevato alcuna sanzione a veicoli rispetto alle disposizioni antismog della Regione recepite dal Comune – ammette candidamente il comandante della polizia municipale, Fabio Mazzotti –. Ho saputo dai giornali che nei primi tempi di applicazione del provvedimento avremmo fatto solo informazione, e nessuna sanzione. Ma questa era anche l’interpretazione che intendeva applicare il comando». «Ci sarà un periodo di tolleranza – prosegue l’assessore – verosimilmente di alcune settimane». Un congruo periodo di rodaggio, diciamo così. Nei giorni scorsi il Comune ha duramente, seppur in maniera velata, polemizzato con la Regione, accusata in sostanza di non aver concordato con gli enti locali il giro di vite di quest’anno. Con la conseguente impossibilità per Palazzo Garampi di informare e condividere a sua volta con le categorie economiche le novità stesse. Risultato: linea morbida a tutto gas, con buona pace di Bologna.
Resto del Carlino