«BASTA, la faccio finita. Mi butto», urlava dal parapetto del ponte, come un forsennato. E si sarebbe battuto davvero, se non ci fosse stato il provvidenziale intervento di Lorenzo, militare della Guardia di Finanza di Rimini che stava passando da quelle parti per rientrare a casa, dopo aver appena smontato dal suo turno. Lorenzo si è precipitato fuori dall’auto, si è avvicinato all’uomo che stava per compiere il disperato gesto buttandosi dal ponte della Resistenza, e l’ha bloccato prima che si gettasse in acqua. L’uomo ora è ricoverato in ospedale a Rimini per alcuni accertamenti (era visibilmente alterato, e il suo tasso alcolico nel sangue era elevatissimo), ma per fortuna non è in pericolo di vita.
UN SALVATAGGIO che deve tutto a Lorenzo, giovane in servizio presso il reparto aeronavale della Guardia di Finanza di Rimini. E’ stato il giovane militare, giovedì sera intorno a mezzanotte e un quarto (dopo aver terminato il suo turno) ad accorgersi dell’aspirante suicida mentre percorreva il ponte della Resistenza con l’auto, per tornare a casa. L’uomo, un 45enne di origini napoletane, aveva da poco scavalcato la ringhiera del ponte, si dimenava e urlava disperato: «Basta, io la faccio finita, mi butto, mi butto!». Il militare, appena l’ha visto, ha subito lasciato l’auto sul ponte e si è avvicinato a lui, cercando di non innervorsirlo. Quando è arrivato a un metro di lui, l’ha abbrancato e bloccato, evitando così che l’uomo potesse buttarsi. «E’ successo tutto in pochi secondi, non è stato facile – racconta il giorno dopo il militare – Lui continuava a urlare, tra le lacrime. Mi diceva: nessuno mi dà lavoro, non so più come mantenere la mia figlia. Io mi uccido, non ne posso più di questa vita». Mentre Lorenzo cercava di calmare l’uomo, alcuni dei passanti che hanno assistito alla scena hanno avvertito il 118 e la polizia. Sul posto, nel giro di pochissimo, sono accorsi l’ambulanza del 118, una Volante della polizia e anche un mezzo dei vigili del fuoco, pronti a intervenire nel caso l’uomo riuscisse a buttarsi nel porto canale. Per fortuna non c’è stato bisogno del loro intervento: il disoccupato napoletano ha rinunciato al suo gesto disperato, ed è stato portato in ospedale, dove è stato sottoposto agli accertamenti medici obbligatori in queste situazioni. Lorenzo è andato con lui in ospedale, ed è rimasto fino alle 4 di notte. Poi, al mattino, si è presentato regolarmente al lavoro. Accolto da eroe. «Non è stato un intervento facile – ammette – L’uomo è piuttosto robusto, e alterato com’era la situazione rischiava di degenerare da un momento all’altro. Ma alla fine sono riuscito a bloccarlo, e a evitare che si buttasse». Ora la ‘cura’ migliore per lui sarà quella di trovargli un lavoro.
IL RESTO DEL CARLINO