Rimini. Nuovo lungomare ‘fai da te’

ruota panoramica riminiHo letto del risalto che il sindaco Gnassi ha dato alle manifestazioni di interesse, già fatte pervenire in Comune, per il bando del nuovo lungomare. Mi pare tutto molto esagerato, fuori le righe. Sembra più una rappresentazione teatrale che un progetto di riqualificazione. Mi spiego. Sicuramente proposte progettuali sono arrivate. Ma le domande vere sono: per fare cosa? Come si ripaga? Chi può partecipare? Con quali strumenti urbanistici? Con quali procedure di evidenza pubblica che garantiscano tutti e non solo pochi? A queste domande, legittime, il bando del Comune non risponde. Alla fine il risultato sarà molto semplice. Un grande spot elettorale per dire che cambia il lungomare. Una grande presa in giro perché con la procedura scelta dal Comune non cambierà nulla neanche fra 20 anni. Ma di questo i cittadini se ne accorgeranno dopo le elezioni.
Elio Balducci
P.s.: ho presentato anche io (con il nome di un’azienda) una proposta
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Gentile lettore, sul lungomare siamo passati dai faraonici progetti delle archistar alle proposte ‘fai da te’ presentate da albergatori e bagnini. Andrea Gnassi ha in mente un Parco del Mare che trasformi l’area parallela alla spiaggia tra piazzale Boscovich e Miramare in una grande palestra a cielo aperto. Le linee guida sono quelle della pedonalizzazione, dell’aumento del verde pubblico e delle attività legate al benessere. Solo un furbo spot elettorale in vista delle elezioni? Il sindaco, su questi temi, è animato da una passione sincera: gli va riconosciuta la buona fede. Ciò nonostante tutta l’operazione appare ancora molto fumosa. Come giustamente fa notare lei serve più chiarezza sugli strumenti urbanistici da adottare, sulla trasparenza delle procedure e sulla sostenibilità finanziaria degli interventi. Non illudiamoci, poi, che la sommatoria di cento progetti nati da interessi imprenditoriali diversi si trasformi per incanto in un nuovo, moderno lungomare. Allo stato attuale il parco del Mare resta ancora un parco dei Sogni.

Resto del Carlino