Martedì mattina, l’aula del Tribunale di Rimini si prepara ad accogliere uno degli episodi più attesi legati all’omicidio di Pierina Paganelli, la 78enne brutalmente uccisa il 3 ottobre 2023. L’udienza si concentrerà sull’incidente probatorio che coinvolge Manuela Bianchi, nuora della vittima, e Louis Dassilva, unico indagato per il delitto.
In seguito a un incidente probatorio del 14 marzo scorso, le prove contro Dassilva, 35enne senegalese, sembrano indebolirsi. La testimonianza di un testimone identificato dalla telecamera della farmacia San Martino ha escluso la sua presenza sulla scena del crimine, mentre non sono state trovate tracce del suo DNA sul corpo di Paganelli. Nonostante ciò, Manuela Bianchi ha fornito nuove informazioni agli inquirenti, accusando il suo amante di essere presente al momento del ritrovamento del cadavere, avvenuto nella tromba delle scale della loro palazzina.
La 54enne, nel suo interrogatorio, ha dichiarato di essere uscita di casa alle 7:50 per accompagnare la figlia a scuola e di essere rientrata alle 8:06, momento in cui la telecamera ha registrato il suo arrivo. Tre minuti dopo, ha affermato di aver scoperto il cadavere della suocera. La Procura teme che la Bianchi possa subire pressioni o minacce che la inducano a cambiare la sua versione dei fatti, motivo per cui è stato richiesto un nuovo accertamento per stabilire la veridicità delle sue affermazioni.
In risposta, Dassilva continua a negare qualsiasi coinvolgimento, sostenendo di essere rimasto nel suo appartamento. Gli avvocati del 35enne hanno dichiarato che la versione di Bianchi non è coerente con quella del loro assistito, e si riservano di analizzare ulteriormente le sue affermazioni alla luce delle prove scientifiche disponibili.
L’udienza rappresenta un momento cruciale nel corso dell’inchiesta, con possibili ripercussioni sul futuro dei due protagonisti coinvolti e sull’intero procedimento giudiziario.