È ancora ricoverato all’ospedale Infermi di Rimini Louis Dassilva, l’unico indagato per l’omicidio di Pierina Paganelli, la pensionata trovata uccisa nel garage del suo condominio a Rimini nell’ottobre 2023. Le condizioni dell’uomo, già critiche nei giorni scorsi a causa di uno sciopero della fame e della sete intrapreso in segno di protesta contro la sua detenzione, sono ora sotto costante monitoraggio medico nel reparto di Psichiatria.
Secondo quanto riportato da fonti sanitarie e confermato dai media locali, Dassilva era giunto in ospedale in stato di semi-incoscienza, con sintomi compatibili con un coma metabolico. Dopo i primi interventi d’urgenza, avrebbe ripreso a bere liquidi, ma continua a rifiutare il cibo solido, mantenendo uno stato di fragilità fisica e psicologica.
La sua detenzione preventiva è ora al centro di un nuovo passaggio giudiziario: il Tribunale del Riesame discuterà una richiesta di scarcerazione il prossimo 15 maggio. La difesa contesta da tempo l’impianto accusatorio, definendolo privo di prove concrete e chiedendo misure alternative, anche alla luce del deterioramento delle condizioni di salute del proprio assistito.
Nel frattempo, il caso continua ad alimentare anche il dibattito politico: il deputato Aboubakar Soumahoro ha depositato un’interrogazione parlamentare indirizzata al ministro della Giustizia Carlo Nordio, sollecitando una riflessione sull’opportunità di mantenere in carcere un soggetto in condizioni psicofisiche tanto compromesse.
Louis Dassilva, vicino di casa della vittima, si è sempre dichiarato estraneo all’omicidio. L’indagine, a oggi, non ha portato all’individuazione di nuovi sospettati, né sono emerse prove decisive a supporto dell’accusa. L’udienza del Riesame potrebbe rappresentare una svolta nella gestione della custodia cautelare, ma non scioglierà, per ora, i nodi ancora irrisolti di uno dei casi più inquietanti degli ultimi anni a Rimini.