Rimini, omicidio Pierina Paganelli: 29 coltellate nel buio sono la base dell’ipotesi accusatoria di premeditazione contro Dassilva

L’omicidio di Pierina Paganelli, avvenuto lo scorso ottobre nei garage di via del Ciclamino, potrebbe non essere stato un gesto d’impeto ma un agguato accuratamente preparato. È quanto emerge dalla conclusione delle indagini condotte dalla Procura di Rimini, che contesta a Louis Dassilva, 35enne di origine senegalese, l’aggravante della premeditazione. Una svolta pesante, che anticipa la richiesta di rinvio a giudizio attesa nei prossimi giorni.

Secondo quanto ricostruito dal pubblico ministero Daniele Paci, l’azione sarebbe stata pianificata già nel tardo pomeriggio del 3 ottobre 2023. Louis si trovava nell’abitazione di Manuela Bianchi per una visita al fratello di lei, Loris Bianchi, giunto in zona per una cena in famiglia. Durante quell’incontro, stando alle indagini della Squadra Mobile, Dassilva avrebbe appreso che la figlia di Manuela, solita frequentare con la nonna Pierina la Sala del Regno dei Testimoni di Geova, quella sera non avrebbe partecipato all’adunanza religiosa. La ragazzina era indisposta, e Piera si sarebbe dunque recata da sola.

Poche ore dopo, Louis avrebbe atteso il ritorno della donna. Affacciandosi dal balcone, avrebbe notato l’anziana parcheggiare nei sotterranei del complesso residenziale. Lì l’avrebbe raggiunta. L’aggressione, secondo l’accusa, si sarebbe consumata in un vano privo di illuminazione, dove la luce sarebbe stata disattivata deliberatamente. In quel punto buio, Dassilva avrebbe colpito Paganelli con 29 fendenti, lasciandola esanime.

Un’esecuzione fredda, maturata in una dinamica familiare complessa e ancora tutta da chiarire. Gli inquirenti ritengono che l’oscurità del luogo non sia stata un caso: la scelta di quel punto e la possibile manomissione dell’illuminazione rafforzerebbero, agli occhi della Procura, l’ipotesi della premeditazione.

Ora, con la notifica dell’avviso di conclusione indagini, la difesa avrà 20 giorni per presentare eventuali memorie. Successivamente, il magistrato potrà formalizzare la richiesta di rinvio a giudizio. L’udienza preliminare, salvo sorprese, potrebbe tenersi già entro la fine di giugno.