Rimini, omicidio Pierina Paganelli: contdown iniziato per il processo a Louis Dassilva. La Procura presenta prove “evidenti”, la difesa le contesta in toto

Cresce l’attesa, a Rimini e non solo, per l’apertura del processo a carico di Louis Dassilva, il 35enne accusato dell’omicidio di Pierina Paganelli, la donna di 78 anni uccisa il 3 ottobre 2023 nel garage di un condominio della città. Con l’inizio delle udienze fissato per il 15 settembre 2025, le cronache locali si concentrano su quello che potrebbe essere uno dei procedimenti più seguiti degli ultimi anni.

Dassilva è accusato di omicidio volontario aggravato. L’accusa sostiene che il delitto sia stato commesso con premeditazione, crudeltà e motivi abietti, approfittando della vulnerabilità della vittima. Se condannato, l’imputato rischia la pena dell’ergastolo.

Tra le prove a carico di Dassilva prodotte dall’accusa, si evidenziano le immagini di videosorveglianza lo mostrano nelle vicinanze del luogo del delitto nelle ore precedenti il ritrovamento del corpo, comunque contestate dei difensori. Inoltre, secondo la Procura, intercettazioni telefoniche effettuate durante le indagini suggeriscono un possibile coinvolgimento nel crimine, mentre una lettera sequestrata in carcere, in cui Dassilva si scusa con la moglie per “quello che ha fatto”, ha alimentato ulteriori dubbi e interpretazioni sulla sua consapevolezza del delitto.

La difesa, tuttavia, ribadisce l’innocenza del suo assistito. Gli avvocati hanno contestato la custodia cautelare e sollevato eccezioni preliminari sulle prove raccolte dall’accusa. L’assenza di elementi diretti che colleghino Dassilva all’omicidio rimane il fulcro della strategia difensiva, volta a mettere in discussione la validità di testimonianze e indizi circostanziali.

Un elemento controverso riguarda anche la nuora della vittima, Manuela Bianchi, indagata per favoreggiamento. Le indagini hanno evidenziato incongruenze nelle dichiarazioni rese la mattina del ritrovamento del corpo, ma al momento non emergono prove di un suo coinvolgimento diretto nel delitto.

Con l’avvicinarsi del 15 settembre, cresce l’attenzione su come le prove saranno presentate in aula e su quale interpretazione ne daranno i giudici. Il processo si annuncia complesso e delicato, destinato a tenere l’opinione pubblica con il fiato sospeso fino alla sentenza finale.