Un nuovo sviluppo scuote l’indagine sull’omicidio di Pierina Paganelli, la 78enne uccisa a coltellate il 3 ottobre 2023 nel seminterrato della sua casa a Rimini. L’ultima svolta, emersa il 5 giugno 2025, riguarda l’analisi di una telecamera di videosorveglianza posizionata nei pressi di una farmacia. I periti hanno stabilito che non è possibile determinare il colore della pelle della persona ripresa, un dettaglio che potrebbe ridisegnare il destino del principale sospettato, Louis Dassilva, e accendere nuove speranze per la sua difesa.
Un Caso che Tiene Rimini col Fiato Sospeso
L’omicidio di Pierina Paganelli ha lasciato un segno profondo nella comunità riminese. Le indagini, ormai chiuse, puntano su Louis Dassilva, 35enne arrestato il 16 luglio 2024 con l’accusa di omicidio volontario aggravato. Con un processo imminente e una scadenza cruciale fissata per il 16 luglio 2025, le prove raccolte finora, tra cui tracce biologiche e testimonianze, sembravano inchiodare il sospettato. Ma l’ultimo rapporto forense sulla videosorveglianza ha aperto uno spiraglio di incertezza, potenzialmente decisivo.
Il Mistero della Telecamera di Sorveglianza
La telecamera posizionata vicino a una farmacia, nota come “cam 3”, è diventata il fulcro delle ultime rivelazioni. L’analisi delle immagini, condotta dai periti, ha concluso che il colore della pelle della figura ripresa la sera dell’omicidio non può essere identificato con certezza. Questo elemento rappresenta un’arma preziosa per la difesa di Dassilva, che potrebbe sfruttarlo per mettere in discussione la sua identificazione come l’uomo presente sulla scena del crimine. L’incertezza alimenta speculazioni su una possibile svolta, con la difesa pronta a giocarsi questa carta nel processo.
Nuove Analisi e Ombre di Complicità
Parallelamente, la difesa ha richiesto un ulteriore esame delle registrazioni audio dal garage della vittima, dove è avvenuto il delitto. Una coppia di esperti è stata incaricata di analizzare le voci registrate, ma la procura si oppone a questa nuova perizia. La decisione del giudice è attesa a breve e potrebbe influenzare l’esito delle indagini. Nel frattempo, un’altra figura resta sotto i riflettori: la nuora della vittima, indagata per presunta complicità, aggiunge un ulteriore strato di complessità a un caso già intricato.
Verso il Processo: Cosa Aspettarsi?
Con il processo alle porte, l’impossibilità di determinare il colore della pelle dalla videosorveglianza potrebbe indebolire l’accusa, che si basa su altre prove forensi e indiziarie. La difesa, decisa a contestare le accuse, ipotizza persino la presenza di una terza persona sulla scena. Questo sviluppo riapre il dibattito su chi abbia davvero ucciso Pierina Paganelli, trasformando il caso in un puzzle giudiziario sempre più enigmatico.
Un Giallo che Divide l’Opinione Pubblica
L’omicidio di Pierina Paganelli continua a catturare l’attenzione, non solo a Rimini ma in tutta Italia. Tra dinamiche familiari, prove forensi controverse e colpi di scena, il caso resta avvolto nel mistero. L’incertezza sulla videosorveglianza rappresenta l’ultimo tassello di una vicenda che promette ancora sorprese, mentre la comunità attende risposte definitive sulla tragica fine di una donna che ha scosso un’intera città.