E’ scattata all’alba l’operazione ‘Titano’ della squadra mobile della Questura di Rimini: in corso 29 misure cautelari e circa 40 perquisizioni per droga, armi e altri reati. Arresti anche a Milano, Agrigento, Pesaro ed Ancona. Circa 100 gli agenti impiegati, con unità cinofile ed un elicottero della polizia. Tra gli indagati anche i titolari di un noto locale del lungomare di Rimini. L’operazione è concentrata sullo spaccio in Riviera e le presunte attività poco chiare del noto locale riminese, nei cui confronti potrebbero essere prese misure di chiusura. L’operazione è coordinata dallo Sco di Roma, indagini del pm di Rimini Paolo Gengarelli.
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Ha portato, oltre che a 29 misure cautelari, a 40 indagati ed al sequestro di un kg di cocaina l’operazione antidroga condotta dalla Mobile di Rimini, denominata ‘Titano’ perché il primo spacciatore individuato è domiciliato a San Marino. I provvedimenti restrittivi della libertà emessi dal gip riguardano italiani e stranieri. L’operazione ha permesso di individuare ed evidenziare precise responsabilità a carico di tutti gli indagati i quali, a vario titolo, dovranno rispondere in concorso tra loro di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti, spendita di banconote false, estorsione e porto abusivo di armi. L’indagine, durata oltre un anno, ha portato al sequestro, finora, di oltre un chilo di cocaina e 23.000 euro di banconote false. Nel contesto dell’operazione, avendo constatato nelle indagini il suo utilizzo anche quale ‘piazza privilegiata’ per lo spaccio, è stato notificato ai proprietari del noto locale, che sono fra gli indagati, un decreto di chiusura per 30 giorni dell’attività, ex art.100 Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza.
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I provvedimenti restrittivi eseguiti a Rimini e in altre città sono, nel dettaglio, 18 custodie cautelari in carcere, 8 arresti domiciliari, due divieti di dimora nel comune di Rimini e un obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria. Le numerose perquisizioni – ha fatto sapere la Questura – hanno permesso di rinvenire e sequestrare materiale ritenuto dagli investigatori “utile a comprovare ulteriormente il quadro probatorio già delineato”.
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E’ il locale a Rimini Porto, il locale che sarà chiuso per 30 giorni per motivi di pubblica sicurezza, nell’ambito dell’operazione ‘Titano’, perché ritenuto “luogo di spaccio” e perché vi si sono verificate 32 risse, con feriti, negli ultimi due anni. L’ultima rissa meno di un mese fa, con un 19enne accoltellato all’addome da coetanei. Secondo gli inquirenti, che hanno arrestato – portandolo ai domiciliari – uno dei fratelli titolari del locale, proprio il locale prestava il fianco allo spaccio di cocaina. Questa mattina agenti della Questura di Rimini e unità cinofila hanno perquisito il locale e l’abitazione di uno dei titolari della discoteca. In casa del fratello arrestato la polizia ha trovato sostanza simile alla marijuana (saranno le analisi a stabilire la qualità della droga), proiettili e uno spray vietato dalla legge. E’ stato denunciato anche per questo. La polizia è arrivata, mentre gli inservienti stavano facendo le pulizie nel locale, con diverse auto, agenti e cani antidroga. Durante le operazioni di perquisizione un elicottero della polizia ha costantemente sorvolato la zona del porto. Sul posto, mentre si svolgevano le perquisizioni, oltre a due dei fratelli gestori del locale, non colpiti da ordinanze cautelari, anche il loro avvocato Paolo Righi. Due i cani anti droga utilizzati dalla polizia, un pastore tedesco femmina, Delta, vicina alla pensione secondo il “suo poliziotto”, e Wally, un labrador di 35 chili e fiuto veloce.
(ANSA)
Dalla questura
All’alba la Squadra Mobile di Rimini, in collaborazione con le Questure di Milano, Ancona, Ravenna, Pesaro ed Agrigento, ha dato esecuzione a 29 provvedimenti restrittivi della libertà personale emessi dal Tribunale di Rimini nei confronti di altrettanti soggetti – italiani e stranieri – sgominando così un’organizzazione criminale dedita allo smercio di ingenti quantità di sostanze stupefacenti in riviera.- L’operazione, denominata “Titano” (in ragione della località sammarinese ove risultava domiciliato il primo spacciatore identificato) ha permesso di individuare ed evidenziare precise responsabilità a carico di tutti gli indagati i quali, a vario titolo, dovranno rispondere in concorso tra loro di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti, spendita di banconote false, estorsione e porto abusivo di armi.- L’indagine, durata oltre un anno, ha permesso agli investigatori della Squadra Mobile di Rimini di sequestrare, sino ad ora, oltre un chilo di cocaina e 23,000 Euro di banconote false.- Nel contesto dell’operazione, avendo constatato nel corso delle indagini il suo utilizzo anche quale “piazza privilegiata” per l’attività di spaccio, è stato notificato ai proprietari di un noto locale notturno di Rimini, che risultano fra gli indagati, un decreto di chiusura per 30 giorni dell’attività ex art. 100 Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza.
E’ stato notificato ai proprietari del noto locale notturno riminese il provvedimento di chiusura dell’attività per 30 giorni emesso dal Questore di Rimini ai sensi dell’art. 100 del Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza.- La misura si inserisce nell’ambito dell’operazione odierna finalizzata allo smantellamento di un’organizzazione criminale dedita allo spaccio, nel riminese, di ingenti quantità di sostanze stupefacenti, principalmente cocaina e marijuana, destinate soprattutto ad alimentare il mercato della movida notturna, in cui il locale chiuso con provvedimento dell’autorità di P.S. rappresentava una piazza privilegiata di consumo.- Il decreto di chiusura compendia non solo le risultanze delle indagini della Squadra Mobile riminese, bensì anche i numerosi episodi di violenza accaduti negli ultimi due anni all’interno del locale e proseguiti all’esterno, da ultimo la rissa con l’accoltellamento, il 17 maggio scorso, di due ragazzi, di cui uno minorenne.-