La battaglia per l’ora legale permanente sbarca sulla riviera romagnola. Mentre alla Camera dei Deputati è partita un’indagine conoscitiva sul tema, a Rimini si apre la raccolta firme per una proposta di legge che, secondo le stime, potrebbe far risparmiare al territorio fino a 2 milioni di euro l’anno in bollette energetiche. A guidare l’iniziativa in Emilia-Romagna è il delegato regionale di Consumerismo, il riminese Marco Lupo.
L’iniziativa, promossa a livello nazionale da Consumerismo e dalla Società Italiana di Medicina Ambientale (Sima) con il sostegno del deputato Andrea Barabotti (Lega), ha già superato le 350mila firme online e punta ora a radicarsi sul territorio. Da domani, giovedì 20 novembre, sarà infatti possibile sottoscrivere la petizione anche presso l’utility point di Rimini, negli uffici dell’agenzia Utilities Dimension in via Tripoli.
A farsi capofila della campagna sul territorio è Marco Lupo, consulente ed esperto di energia, che in un comunicato stampa illustra i potenziali benefici per l’area. “La riviera romagnola è un territorio che vive intensamente le ore serali, sia sul piano commerciale che sociale”, spiega. “Per questo l’ora legale permanente potrebbe portare benefici concreti e immediati, non solo in termini di risparmio energetico, ma anche di qualità della vita, sicurezza e riduzione delle emissioni”.
Il calcolo è presto fatto. Con oltre 2mila strutture ricettive e una forte presenza di attività commerciali, il posticipo dell’accensione delle luci inciderebbe sulle fasce orarie più costose. “Parliamo di una riduzione complessiva calcolabile fino a 8 milioni di kWh all’anno, che si tradurrebbe in un risparmio economico, per la pubblica amministrazione e le imprese locali, fino a 2 milioni di euro”, precisa Lupo.
Ma i vantaggi, secondo i promotori, non sarebbero solo economici. Più luce naturale nelle ore del tardo pomeriggio significa anche maggiore sicurezza percepita al rientro dal lavoro o da scuola e un’opportunità per il settore turistico. “Più luce naturale significa anche più attrattività turistica con la possibilità di fruire degli spazi all’aperto durante i mesi di bassa stagione. In sostanza, più benessere e qualità della vita”, si legge nella nota.
La proposta viene quindi presentata come una misura a costo zero e di facile attuazione. “Come delegazione Emilia-Romagna di Consumerismo stiamo sostenendo attivamente questa proposta”, conclude Lupo, “perché rappresenta una misura semplice e con vantaggi reali per cittadini, imprese e pubbliche amministrazioni. Prima ancora dei prezzi si deve rivolgere lo sguardo ai consumi e questo passo va nella direzione più giusta per iniziare a parlare seriamente del tema energetico-ambientale”.













