Questa mattina in una conferenza stampa la lista della Lega Nord e il candidato sindaco Marzio Pecci hanno reso pubblici tutti i certificati dei carichi pendenti per ciascun candidato. “In linea con le determinazioni assunte dalla Commissione bicamerale per il contrasto alle mafie, presieduta dall’Onorevole Bindi, abbiamo candidato solo persone di piena onorabilità e con i certificati penali puliti, che oggi siamo stati fieri di mostrare”, ha detto Pecci.
Occasione per attaccare il sindaco Gnassi che secondo Pecci, se l’antimafia avesse preso in esame la sua situazione, sarebbe risultato impresentabile per la condanna della corte dei conti sul caso Funelli e per le misure preventive del processo Aeradria, per il quale il 10 giugno ci sarà l’udienza per il rinvio a giudizio. Misure ridotte ma non cancellate, ha detto Pecci. Il candidato della Lega ha ricordato che la Giunta si deve costituire parte civile entro l’udienza del 10 giugno, a pena di decadenza rispetto a quegli imputati che sceglieranno i riti alternativi. Pecci poi ha ribadito le accuse al sindaco oggi nella trasmissione di Icaro Tv con i candidati. Gnassi ha replicato con poche parole.
Gnassi negli studi di Icaro Tv ha replicato senza scomporsi: “Mi viene da sorridere quando un avvocato che per deontologia professionale dovrebbe essere garantista emette già delle sentenze su dei percorsi processuali che non sono ancora partiti la dice da sè, nel senso che probabilmente non ci sono argomenti per le periferie e per la città. Aeradria è una vicenda che ha coinvolto un’intera comunità, tutti ricorderanno che lo stesso curatore fallimentare ha ricordato che di quei 50 milioni 30 sono stati fatti per investimenti, piste eccetera. Le cose hanno un loro corso, verranno giudicate dai soggetti preposti. L’Amministrazione Comunale, anche quella che mi ha preceduto, ha parlato per atti pubblici in Consiglio Comunale”.
Pecci ha fatto sapere inoltre di essersi registrato al sito “Sai chi voti” dove i candidati di tutta Italia mettono a disposizione le loro notizie biografiche. Lo stesso ha fatto Mara Marani.
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