La lotta contro la criminalità giovanile nella Riviera Romagnola si rafforza con l’introduzione di nuove misure di sicurezza: taser per i vigili urbani e bodycam per le forze dell’ordine. Una strategia mirata che coinvolge anche il rafforzamento della collaborazione tra istituzioni locali e nazionali, con l’obiettivo di arginare il fenomeno delle baby gang.
Il Sottosegretario all’Interno Emanuele Prisco ha risposto a un’interrogazione parlamentare presentata dalla deputata Beatriz Colombo (Fd’I), tracciando il quadro attuale della sicurezza in Riviera. In particolare, ha fatto luce sulla natura delle cosiddette “babygang”, descrivendole non come gruppi organizzati, ma come aggregazioni occasionali di giovani, per lo più di origine straniera e provenienti da altre regioni del Nord Italia, che si concentrano nel periodo estivo nelle aree più frequentate delle città di Rimini e Riccione.
I luoghi principali di ritrovo di questi gruppi sono il centro storico di Rimini, la zona della stazione ferroviaria e le aree del litorale, dove si registrano frequenti episodi di violenza e spaccio. Per far fronte a questi fenomeni, Prisco ha sottolineato l’importanza di un sistema integrato di controllo del territorio. Le forze dell’ordine, insieme alla Polizia locale e ai militari impegnati nell’operazione “Strade Sicure”, svolgono un ruolo fondamentale nel garantire la sicurezza delle città.
Nel dettaglio, il centro storico di Rimini è costantemente monitorato con un’intensificazione dei controlli nei weekend. L’area circostante la stazione ferroviaria è invece sorvegliata dalla Polizia Ferroviaria e dall’Esercito, mentre sul litorale, dove si concentra la “malamovida”, sono attivi servizi di vigilanza e controllo 24 ore su 24, potenziati anche grazie agli interventi del Dipartimento della Pubblica Sicurezza.
Una delle novità più rilevanti riguarda l’uso dei taser: i Carabinieri di Rimini, infatti, sono già equipaggiati con armi a impulsi elettrici, mentre la Polizia locale potrebbe avvalersene in via sperimentale per sei mesi, grazie a una modifica legislativa contenuta nel Decreto Milleproroghe. Complessivamente, la Polizia di Stato si appresta a ricevere circa 2.300 taser, mentre sono previsti anche l’acquisto di 10.300 armi a impulsi elettrici a livello nazionale. Inoltre, la proposta di legge sulla “Sicurezza Pubblica”, in discussione al Senato, potrebbe ampliare l’uso delle bodycam per tutti gli operatori delle forze di polizia.
Per il Sottosegretario Prisco, la lotta alla criminalità giovanile non si limita all’uso della forza: “È necessario un intervento multifattoriale, che comprenda anche la riqualificazione urbana e il coinvolgimento delle amministrazioni locali”, ha affermato, citando come esempio il modello Caivano, che punta a un recupero completo dei territori attraverso un’azione coordinata tra tutte le istituzioni.
Soddisfatta dell’operato del governo, la deputata Colombo ha sottolineato l’importanza delle bodycam per gli agenti di polizia, particolarmente esposti al rischio durante gli scontri con i giovani armati, ma anche delle iniziative scolastiche destinate a educare le nuove generazioni alla legalità. Una strategia complessa che mira a combattere il fenomeno delle baby gang a partire dalla prevenzione e dall’educazione civica, contribuendo così a ridurre il rischio di infiltrazioni criminali tra i giovanissimi.
La sicurezza e la lotta contro la criminalità giovanile sono diventate priorità indiscutibili nelle città della Riviera, con il governo che continua a monitorare la situazione e a implementare nuove soluzioni per garantire una maggiore protezione ai cittadini.