Rimini. Piazze sull’acqua e passerelle galleggianti.

ponte tiberio riminiPASSO avanti per la riqualificazione dell’area del ponte di Tiberio. Illustrato dal sindaco Andrea Gnassi e dai tecnici comunali al Sovrintendente ai beni architettonici e paesaggistici Giorgio Cozzolino, ha ottenuto un via libera informale. Ora si attende – spiegano da Palazzo Garampi – l’autorizzazione ufficiale per far partire i lavori di riqualificazione dell’area «a inizio 2016». Il progetto complessivo, dal costo di 3.750.000 euro proposto alla Regione per intercettare i fondi europei, prevede una piazza sull’acqua, una passerella galleggiante di chiatte che collega le due banchine del bacino, mentre le scarpate diventano una sorta di gradinata rivolta alla scena naturale dell’invaso e del ponte di Tiberio che si trasformerà in arena, luogo di incontro e di eventi, dal cinema al teatro al cibo. Un nuovo waterfront di ben 225 metri. Obiettivo dell’amministrazione: «Valorizzare un luogo simbolo di Rimini, esaltandone la bellezza, la storia, trasformandolo in un centro e una scena per le attività culturali e consolidando il suo ruolo di cerniera tra centro storico, borghi e mare». Il progetto urbanistico interessa un’area di 7.000 metri quadri. E’ articolato in vari stralci, e riguarda sia il bimillenario ponte di Tiberio che l’intero Borgo San Giuliano, dove saranno installati dehors all’esterno delle attività commerciali e ampliati i parcheggi, con i posti auto che saliranno da 208 a 333 a fine lavori (la richiesta dei borghigiani ad accelerare questi lavori è pressante da tempo). Previsto anche un percorso archeologico, intitolato ‘Le pietre raccontano’, uno spazio espositivo e didattico dedicato al ponte del diavolo, come i riminesi chiamano il Tiberio, e alla sua storia. E anche la creazione di un laboratorio aperto, sede di confronto tra imprese, cittadini e pubblica amministrazione. «Se da una parte l’area del ponte avrà una nova vita – spiega il sindaco – dall’altra diventerà il cardine per la mobilità attiva, integrando le piste ciclo-pedonali esistenti e quelle in progetto alle future strade d’acqua».