Rimini. «Politici al bar, tutti a casa»

torno subitoColpo di stanchezza o perpetrata presa in giro dei residenti per consolidata prassi nel disattendere gli impegni presi sia verbalmente che per iscritto? Giovedì scorso il Consiglio Comunale era riunito per approvare vari ordini del giorno. Ad un certo punto, proprio quando si trattava di approvare la variante per la nuova strada di Santa Giustina che dal cimitero dovrebbe raggiungere gli impianti del Depuratore e del bio-digestore, un consigliere ha chiesto la verifica dei presenti dopo aver visto che alcuni – anzi parecchi – consiglieri della maggioranza si erano defilati e, una volta constatata la mancanza del numero legale, la discussione si è interrotta e… tutti a casa. Proprio quello che faranno i cittadini di Santa Giustina alle prossime elezioni: tutti a casa.
Per adesso, comunque, i medesimi continueranno con il ‘tutti fuori a manifestare’ ed in soffitta a cercare teli di cotone, lenzuola e canovacci per asfaltare il paese e per addobbare i terrazzi. La pubblicità è l’anima del commercio. In questi frangenti contro l’ipocrisia bisogna essere più grossisti che piccoli commercianti di periferia.
Pietro Berti
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Gentile lettore, è davvero avvilente vedere alcune questioni molto importanti per la città (come la variante della strada per il depuratore di Santa Giustina) impantanarsi in consiglio comunale per lo scarso senso di responsabilità dei nostri politici. Giovedì scorso, dopo tre ore di seduta, i consiglieri del Pd, il partito che ha ottenuto la maggioranza ed ha la responsabilità di governare, erano fuori dall’aula. C’era chi prendeva una boccata d’aria, chi mangiava un panino, chi faceva due chiacchiere al bar con gli amici. E la maggioranza, che fa il suo mestiere, ha chiesto la verifica del numero legale. Visto che non c’era più, il consiglio comunale è stato sciolto con tanti saluti ai problemi dei cittadini. Più che al bar, come giustamente fa notare lei, certi politici bisognerebbe mandarli a casa.

Resto del Carlino