
L’indagine della Polizia, coordinata dal sostituto procuratore Davide Ercolani, è partita infatti proprio dalle dichiarazioni di una prostituta, la quale riferiva di avere ricevuto pressioni psicologiche dal poliziotto per costringerla a versare una ingente somma di denari al suo sfruttatore. E per ‘convincerla, in un’occasione, l’agente le aveva anche mostrato la pistola d’ordinanza. Gli investigatori avevano quindi attivato intercettazioni ambientali e telefoniche, ma il quadro era apparso decisamente più ‘articolato’. Oltre a confermare i sospetti relativi all’episodio raccontato dalla lucciola, i colleghi avevano scoperto che le attività illecite dell’assistente capo si muovevano su più fronti. Un collega, dicono, che già da tempo era nel mirino, punito più volte per questioni disciplinari e le cui assenze per malattia si moltiplicavano all’infinito. Certificati su certificati per lombosciatalgia, ernia del disco e cervicale. Malattie per le quali aveva chiesto il congedo anticipato essendo riconducibili, sosteneva, a cause di servizio. La commissione medica aveva dato il via libera, ma secondo gli inquirenti la situazione stava in tutt’altro modo. E a confermarlo erano arrivate le intercettazioni. Conversazioni con un amico finanziere dove parlava delle sue finte malattie e dove confessava che si sottopone agli esami non perché stesse veramente male, ma per arrivare alla pensione anticipata. I colleghi l’hanno pedinato a lungo, documentando viaggi all’estero, ore e ore di guida consecutive e ‘sollevamento pesi’, tutte attività incompatibili con le sue patologie. La ciliegina sulla torta, era stato poi il ‘consiglio’ che Signorile aveva dato a un amico romeno finito in un fosso con l’auto: denunciare una falsa dinamica, così da truffare l’assicurazione. Cosa che l’altro aveva messo in pratica, simulando un incidente con un’altra auto. Messo insieme tutto, ieri mattina sono andati ad arrestarlo. Qualche ora dopo gli è arrivata anche la notifica di sospensione cautelare dal servizio. Il Resto del Carlino