Rimini, pomeriggio di tensione a Marebello: il titolare del Bagno 99 tra molestie e borseggi sospetti

Un tranquillo pomeriggio d’estate si è trasformato in una sequenza di episodi inquietanti per Roberto Nanni, gestore del Bagno 99 a Marebello di Rimini, che ha raccontato la sua disavventura ai media locali. In una giornata di scarsi incassi, la routine del titolare è stata interrotta da comportamenti molesti e da una serie di furti che hanno coinvolto diversi bagnanti.

Il primo episodio si è verificato nel momento in cui Nanni stava lasciando lo stabilimento, portando con sé l’incasso della giornata. Giunto alla rampa di uscita, è stato avvicinato da due uomini, di origine marocchina, che si erano mossi dalla battigia verso il parcheggio. Uno dei due, in evidente stato di alterazione, ha tentato più volte di instaurare un contatto fisico, tendendogli la mano e insistendo con pretesti banali, come la richiesta di scattare una fotografia insieme. Nonostante i ripetuti rifiuti, l’uomo ha continuato a importunarlo.

La situazione è degenerata ulteriormente poco dopo, quando Nanni ha notato che i due si erano posizionati con la loro vettura proprio accanto alla sua. Qui, le stesse richieste e il comportamento invadente si sono ripetuti, alimentando il senso di disagio e allerta.

Ma il fatto più preoccupante si è verificato nel tardo pomeriggio, quando è emerso che alcune persone erano state derubate nei pressi della spiaggia libera confinante con lo stabilimento. Tra le vittime, anche una cliente del Bagno 99 e due giovani ragazze, le quali si sono rivolte ai carabinieri per denunciare l’accaduto. Le descrizioni fornite delle persone sospette — uomini che si aggiravano tra gli asciugamani dei bagnanti — avrebbero evidenziato una somiglianza con uno dei due individui incontrati da Nanni poco prima.

Il gestore dello stabilimento ha preferito non lanciarsi in accuse dirette, ma ha sottolineato come la coincidenza temporale e la dinamica degli eventi meritino attenzione. Il suo è un invito alla cautela: osservare con attenzione i movimenti sulla spiaggia e non sottovalutare atteggiamenti sospetti, soprattutto nei pressi dei tratti liberi adiacenti agli stabilimenti.

In una località turistica come Rimini, episodi del genere rischiano di compromettere la percezione di sicurezza e il clima sereno che ogni stagione balneare dovrebbe garantire. E la giornata del 14 luglio, per il Bagno 99, ne è stata la dimostrazione più evidente.