Portano il pupo all’asilo con la Porsche, ma hanno dichiarazioni dei redditi da fame. Scoperte dall’amministrazione comunale, grazie ai nuovi metodi di verifica, ben 170 «dichiarazioni mendaci» su 1.415 richieste di agevolazioni sulle rette di nidi e scuole d’infanzia. Richieste che fanno «quasi tutti i riminesi, poco meno del 90% segnala Palazzo Garampi , per ottenere sconti sull’iscrizione dei figli a nidi e scuole d’infanzia». Ma più di uno su dieci sfora i limiti di reddito. Il giro di vite del Comune, annunciato con ampio anticipo, porta alla scoperta e alla cancellazione di 169 agevolazioni erogate ad altrettante famiglie in realtà «non bisognose». Si tratta di cifre singolarmente non stellari, ma che complessivamente portano a una sottrazione indebita’ di circa 150mila euro dalle casse comunali. Infatti le rette viaggiano mediamente sui 100 euro al mese ciascuna. Cifra che, moltiplicata per 169 (i furbi) fa 1.700. Moltiplicata per nove mesi di apertura degli asili indica una somma finale, orientativa, intorno appunto ai 150mila euro. Sono i primi clamorosi risultati della ricognizione fatta dagli uffici comunali, che fanno emergere 169 dichiarazioni «non congrue». In pratica che il reddito dichiarato non risulta compatibile con lo stile di vita, individuato tramite una serie di parametri del paniere Istat, come il numero e modello di auto possedute. (…) Il Resto del Carlino
