Rimini. Presa la banda del buco che razziava gratta e vinci nelle tabaccherie

arresto 2LA BANDA DEL «BUCO» è tornata sul luogo del delitto ma questa volta è stata acciuffata dai carabinieri della compagnia di San Benedetto. Due ‘riminesi’ che in poco tempo erano diventati il terrore delle tabaccherie e non solo, lungo tutta la dorsale Adriatica. I militari marchigiani questa volta li hanno presi con le mani nel sacco e hanno arrestato, in flagranza di reato, Francesco Mastropasqua di 39 anni, d’origine pugliese, e Ioan Penta, di 37 anni, romeno, entrambi residenti a Rimini. I due sono stati sorpresi nella tabaccheria «El Dorado» in via Valtesino di Grottammare, che era già stata svaligiata la notte fra il 21 e 22 ottobre (erano stati portati via tabacchi e gratta e vinci per oltre 30 mila euro). Stando alla dinamica con cui stavano operando, s’indaga per capire se possano avere un coinvolgimento in altri sette colpi simili, messi a segno (e in due casi falliti) a San Benedetto, Grottammare, ma anche nell’anconetano, tra Falconara e Senigallia. Non è escluso nemmeno che abbiano colpito in altre zone, prima fra tutti il Riminese. E’ proprio su questo che si concentrano, ora, gli approfondimenti dei carabinieri che hanno anche sequestrato una Lancia Ypsilon di proprietà di Mastropasqua, parcheggiata nei pressi della tabaccheria e che sarebbe servita per trasportare la refurtiva. Quando i carabinieri li hanno bloccati, i due avevano già riempito alcuni sacchi di plastica nera con sigarette, sigari e gratta e vinci, per oltre 20 mila euro di valore. Al momento gli investigatori dell’arma escludono che possano esserci complici sfuggiti alla cattura.
A DARE l’allarme al 112 è stata la titolare dell’esercizio commerciale che sul telefonino, collegato alla telecamera in funzione nella tabaccheria, si è accorta di quanto stava accadendo. «Tenevo d’occhio il cellulare – racconta la donna – e a un certo punto ho visto che il segnale era sparito. Ho chiamato mio figlio per descrivere quello che stava succedendo. Subito dopo il segnale è tornato e ho visto la testa di un uomo che si muoveva tra gli scaffali. Abbiamo chiamato i carabinieri che li hanno arrestati. Spero che sia finito un incubo».
CERTO, è stata sgominata una banda, ma non è detto che sia la sola a operare sul territorio. Anche perché l’ottavo colpo col buco, quello sfociato in rapina alla Bcc di Ripatransone, filiale di via Valtiberina a Porto d’Ascoli, secondo i carabinieri sarebbe opera di un’altra banda. L’operazione dell’altra notte è stata eseguita dalle pattuglie del Norm di San Benedetto e dai militari delle stazioni di Grottammare e Ripatransone, che già erano attive sul territorio con il compito di contrastare il fenomeno dei furti che negli ultimi tempi sta avendo una forte recrudescenza. I carabinieri hanno circondato la zona e hanno sorpreso uno dei due uomini che stava rientrando per l’ennesima volta attraverso il buco aperto sulla parete, delle dimensioni di 60 centimetri per trenta, mentre l’altro era ancora nella tabaccheria a sistemare la merce nei sacchi. I due, alla vista dei carabinieri, non hanno opposto resistenza. Ieri mattina, nell’udienza di convalida, il giudice del tribunale di Fermo ha disposto per entrambi l’obbligo di dimora a Rimini.

Resto del Carlino