Non avevano solo droga, ma la bellezza di dodici cellulari, due computer portatili, una telecamera, due macchine fotografiche e vari gioielli in oro. E di tutti quegli oggetti non hanno saputo spiegarne la provenienza. Sono finiti così in carcere due tunisini di 25 anni, entrambi domiciliati a Rimini. I due sono stati fermati venerdì sera dai carabinieri che si erano insospettiti dal loro comportamento. Così prima li hanno perquisiti e poi ne hanno compiuta un’altra al loro domicilio. Infatti, alla fine, i due magrebini (uno è difeso dall’avvocato Massimiliano Orrù) sono stati trovati in possesso di 5 grammi di eroina suddivisa in dosi, 2 grammi di hashish e materiale vario per il confezionamento delle dosi, tra cui un bilancino di precisione.
Uno dei due ragazzi del Nord Africa è stato arrestato anche per false attestazioni sull’identità personale. Allo scopo di eludere il controllo aveva, infatti, fornito false generalità ai militari. Entrambi sono stati denunciati anche per ricettazione in quanto trovati di 12 telefoni cellulari, 2 pc portatili, una telecamera, 2 macchine fotografiche e vari monili in oro, di cui non hanno saputo fornire la provenienza. Il giudice ha convalidato l’arresto e disposto la custodia in carcere in attesa del processo.
