Rimini. Prigionieri di smog e nebbia. Il PD: “Riminesi andate a piedi”

AUTO_SmogMENTRE in diverse città del Nord Italia in questi giorni è scattato il blocco (parziale o totale) del traffico, ieri a Rimini gli automobilisti hanno continuato tranquillamente a circolare. Nessuna limitazione, nonostante gli 8 sforamenti del livello massimo di Pm 10 registrati dalla stazione ‘Flaminia’ tra il 14 e il 23 dicembre scorso. Prima di Natale la situazione sul fronte smog era andata incontro a un lieve miglioramento: per capire se l’inquinamento sia davvero tornato a scendere, tuttavia, bisognerà aspettare la pubblicazione delle statistiche aggiornate da parte di Arpa. Il 23 dicembre intanto si è costituito il Gruppo Ambientale del Partito Democratico riminese, con l’obiettivo di richiedere «all’amministrazione comunale azioni concrete, non solamente sdegno e buone intenzioni» sul fronte dell’emergenza climatica. In che modo? Affrontando «con rigore e conoscenze tecnico scientifiche la prevenzione degli sforamenti di PM 10». E ancora: «chiedendo ai cittadini di limitare l’uso di fonti inquinanti, dalle auto, soprattutto intorno a scuole e luoghi sensibili, agli impianti di riscaldamento», quindi «impedendo la circolazione dei mezzi obsoleti e non Euro4» e incentivando «l’utilizzo di mezzi elettrici». Infine: «proponiamo di istituire un gruppo di lavoro tra tecnici comunali, Arpa e ambientalisti, capace di mettere in campo misure di prevenzione, evitando perduranti emergenze». Ma a Rimini oltre allo smog si aggiunge la presenza della nebbia, che da diversi giorni ormai sembra imprigionare quasi tutti i comuni costieri. Mentre a San Marino e nell’entroterra, dalla Valmarecchia alla Valconca, in queste ultime ore ha fatto capolino il sole, con temperature quasi primaverili. «Da un punto di vista climatico, la provincia si presenta divisa in due – spiega Pierluigi Randi, metereologo di Meteo Romagna ed Emilia Romagna Meteo –. Nelle zone pianeggianti e costiere prevale infatti l’alta pressione, tempo grigio e un freddo pungente, oltre all’assenza quasi totale di vento e alla siccità. Il mese di dicembre è stato caratterizzato dalla scarsa piovosità (l’ultima pioggia vera e propria risale addirittura al 21 novembre scorso) e da un temperatura di circa 1,2/1,3° gradi sopra la media stagionale, anche se l’ultimo mese è stato sicuramente più freddo rispetto all’anno scorso. Il discorso cambia se ci spostiamo al di sopra dei 400 metri: sui rilievi la temperature sale a 2/2,5° gradi al di sopra della media stagionale. Ieri in alcuni punti dell’entroterra, da Pennabilli a San Marino, il termometro oscillava tra i 10 e i 12°, contro i 4/5° di Rimini».

Resto del Carlino