Dal pericoloso latitante in vacanza in Riviera ai ragazzini che producevano in proprio marijuana fino alla folta schiera di rapinatori e ladri di ogni genere. Il lavoro non è mancato in questi mesi estivi agli uomini del questore, Maurizio Improta. Da giugno ad oggi sono stati impegnati, 24 ore su 24 ore, sulla spiaggia come sulle strade per garantire la sicurezza a turisti e residenti, soprattutto alla luce dell’allarme terrorismo che è dilagato in Europa. Niente è stato lasciato al caso con attività di contrasto al crimine in ogni declinazione, dall’abusivismo commerciale ai reati predatori fino alle irregolarità nei locali pubblici e ai controlli nei parchi per arginare lo spaccio. Di tutto e di più, insomma. Ed i primi dati di bilancio di un’estate, che sta volgendo al termine, parlano chiaro: il numero degli arrestati è raddoppiato rispetto a quello del 2015. Sono stati 136 i soggetti finiti in manette con quasi trecento persone denunciate. Rispetto allo scorso anno, sempre stando alle cifre fornite dalla Questura, è diminuito il numero totale dei reati commessi, con una decrescita delle denunce presentate. Anche a Riccione, dove il posto estivo rimarrà aperto fino al 18 settembre, gli interventi sono raddoppiati. Da giugno ad oggi sono stati 4000 i soggetti controllati con 14 arresti solo nel mesi di agosto. In totale sono stati 24 gli individui finiti dietro le sbarre. Grande è stata l’attività degli agenti presenti nella Perla Verde per arginare il fenomeno della spaccio: sono state sequestrate numerose dosi di Mdma e di ketamina anche sul lungomare e non più solo nelle zone adiacenti ai locali notturni.
DURANTE i tre mesi estivi anche la squadra mobile di Rimini (diretta da Massimo Sacco) ha incrementato i suoi numeri con oltre il 22% di arresti in più. Risultato ancora superiore è quello riguardante lo stupefacent sequestrato: dai pochi etti dell’estate 2015 si è arrivati agli oltre chili, tra cocaina, hashish e marijuana del 2016. Ma dietro i numeri si nascondono tante storie, come quelle dei cinque pericolosi latitanti, tutti appartenenti ad associazioni di stampo mafioso, che avevano scelto la riviera per trascorrere le loro vacanze, sperando di confondersi tra i turisti, ma sono stati riconosciuti e trasferiti in carcere. In totale sono state tredicimila le persone controllate, di cui solo 9mila dall’Ufficio prevenzione e soccorso pubblico. Ben 80 gli arresti operati dalle Volanti dirette da Cristian Magliarisi: più del 50% in più rispetto al 2015. Il Resto del Carlino
