Solito macabro copione imposto dalle tragiche vicende di cronaca nera italiane del ventunesimo secolo. Effetto dell’impatto mediatico. Dallo chalet di Cogne, alla villetta di Avetrana, alla casa di Perugia, al condominio di Erba, all’isola del Giglio, forse ai casolari di Igor nel ferrarese.
Intanto processione di curiosi, peggio viziosi, al porto di Rimini per vedere e fotografare il relitto della cosiddetta “barca della morte”, protagonista del naufragio dei giorni scorsi. Qualcuno più saggio ha proposto di collocare una lapide in memoria delle vittime.
Salvatore Occhiuto