Quattro persone coinvolte in una lite stradale, tra cui un vice procuratore onorario in una Procura dell’Emilia Romagna, sono state sottoposte a processo. Il tribunale di Ancona si occupa del caso in quanto competente per i procedimenti riguardanti magistrati emiliano romagnoli, anche se l’episodio si è verificato a Rimini.
Domani saranno i primi tre amici, all’epoca dei fatti appena maggiorenni, a sedersi sul banco degli imputati nel capoluogo marchigiano. Due di loro sono accusati di minacce e il terzo di lesioni personali. Il 18 aprile prossimo sarà invece il magistrato onorario difeso dall’avvocato Gerardo Grippo a comparire sul banco degli imputati. A sua volta, i tre ragazzi lo hanno denunciato per violenza privata, minacce e lesioni personali. I tre sono assistiti dagli avvocati Luca Greco, Gian Paolo Colosimo e Sonia Pernini del Foro di Ancona, che oggi chiederanno la riunificazione dei due procedimenti.
La storia risale al 10 settembre 2020, quando lo “scontro” ha avuto luogo. Dopo aver trascorso il pomeriggio al centro commerciale Le Befane, due dei ragazzi coinvolti salgono sui loro scooter e si dirigono verso casa. Prima di arrivare a destinazione, incontrano altri due amici che si uniscono a loro. La lite che ha generato i due processi avviene all’incrocio tra le vie Matteotti e Bissolati. Anche il procuratore onorario si trova in sella a uno scooter. Questo è l’ultimo punto certo della vicenda. Si sa solo che i due protagonisti, una volta scesi dai loro mezzi, iniziano una violenta lite. Da qui in poi, le versioni divergono notevolmente. Nel decreto di citazione a giudizio, ai due amici viene contestato di aver minacciato chiaramente l’uomo (il primo con gesti inequivocabili, il secondo a parole). Il terzo, che sarebbe all’origine della lite stradale, avrebbe invece colpito l’uomo con un pugno in faccia, causandogli ferite che richiedono 27 giorni di cura. La ricostruzione degli studenti è esattamente opposta. I due accusati di minacce affermano nella loro denuncia di essere intervenuti per difendere l’amico coinvolto nella lite con il magistrato onorario, che avrebbe colpito il ragazzo al naso provocandogli lesioni che richiedono 10 giorni di cura, e avrebbe rivolto frasi decisamente minacciose a tutti e tre. La situazione è stata risolta dall’arrivo di una pattuglia della Polizia stradale. Tuttavia, tre giorni dopo, i ragazzi sono stati chiamati in Questura per un verbale di identificazione e hanno scoperto di essere stati denunciati dal magistrato onorario. Da quel momento, hanno deciso di intraprendere azioni legali a loro volta.