Continua, nell’aula Falcone Borsellino del tribunale di Rimini, il processo per l’omicidio di Pierina Paganelli, la donna di 78 anni uccisa con 29 coltellate nell’ottobre del 2023. Un dibattito atteso da tempo, che ha portato in Corte d’Assise familiari, legali e pubblico, con l’imputato Louis Dassilva presente in aula accanto ai suoi avvocati Riario Fabbri e Andrea Guidi. Tra i banchi dei presenti anche la moglie del 35enne senegalese, Valeria Bartolucci, mentre a rappresentare la memoria della vittima i figli Giacomo, Chiara e Giuliano Saponi, le sorelle e i nipoti, assistiti dagli avvocati Marco e Monica Lunedei e Alfredo Andrea Scifo. Assente invece Manuela Bianchi, nuora di Pierina e legata a Dassilva da una relazione sentimentale.
L’udienza odierna si è concentrata sulle questioni preliminari sollevate dalla difesa: i legali hanno chiesto la nullità dell’incidente probatorio riguardante Manuela Bianchi, ritenendo irregolare la procedura per la mancata messa a disposizione alle parti della videoregistrazione collegata all’atto. Contestate inoltre le aggravanti di premeditazione e crudeltà, sostenendo che il capo di imputazione fosse formulato in modo non sufficientemente determinato e modificato soltanto in una fase successiva.
Si apre così un processo segnato da tensioni immediate, dove la battaglia legale parte dalle basi procedurali e promette di svilupparsi lungo direttrici delicate, tra richieste di verità da parte della famiglia di Pierina e una difesa che punta a far emergere presunti vizi formali e interpretazioni alternative dei fatti.
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